Con l'aiuto di una volontaria del Servizio Territoriale di Napoli, Bruna ha ideato un ricettario con piatti tradizionali della cucina locale
La passione per la cucina Bruna ce l’ha nel dna: una tradizione di famiglia, dal momento che il nonno aprì una trattoria. Lei è una giovane donna sordocieca seguita dalla Sede Territoriale di Napoli. «Bruna è cresciuta in mezzo ai fornelli», spiega la volontaria Antonella Miraglia. È grazie a lei che è nato il ricettario “A tavola con Bruna e Bruno - 7 menù per 7 giorni”. I piatti proposti sono quelli tradizionali della cucina napoletana, rivisitati dal fratello di Bruna. «Questo ricettario è anche un omaggio a papà Bruno, venuto a mancare durante la pandemia», continua Antonella. Ma come è nata l’idea? «Prima del Covid affiancavo Bruna in palestra. Con il lockdown e la sospensione dell’attività in palestra Leopoldo, un operatore della Sede, mi ha proposto di sentire Bruna al telefono con l’obiettivo di restare insieme e far sì che non si chiudesse in sé stessa» ricorda la volontaria. Chiacchierando è venuta l’idea del ricettario: «Bruna ne è rimasta entusiasta. Adesso spesso mi dice: “Ho una nuova ricetta, quando facciamo il secondo libro?”».
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Nella foto in alto, Bruna (in mezzo) in occasione della raccolta delle castagne organizzata dal Servizio Territoriale di Napoli lo scorso anno