Torna indietro
Matteo, piccolo utente del Centro Diagnostico, ride in braccio alla sua educatrice che batte le mani e gioca con lui. L'educatrice indossa camice monouso e mascherina chirurgica
Chi aiutiamo
Sosteniamo le persone sordocieche e con disabilità sensoriale e le loro famiglie.
Legadelfilodoro Nuovo Centro Nazionale Interni
Dove aiutiamo
Il nostro Centro Nazionale è a Osimo, ma ci sono altre dieci sedi in Italia.
Alberto, un utente della Lega del Filo d'Oro, e un'operatrice ridono di gusto insieme.
Come aiutiamo
Assistiamo, educhiamo, riabilitiamo chi non vede e non sente valorizzandone al massimo le potenzialità.
Andrea e Eleonora, due centralinisti della Lega del Filo d'Oro, sono fotografati mentre lavorano. Eleonora ha la cornetta del telefono appoggiata all'orecchio ed è seduta alla scrivania. Andrea sta lavorando al computer. Entrambi guardano verso la fotocamera.
Parla con noi
Possiamo esserti d’aiuto? Compila il form e invialo!
Edoardo+con+educatrice+x+lp+adotta
Donazioni Regolari
Scegli di adottare un Mondo di Sì per chi non vede e non sente. Con una donazione regolare puoi aiutare Edoardo e tanti bambini come lui.
Primo piano di Leonardo, bambino con sindrome di Charge, protagonista dello spot per la campagna della donazioni regolari
Come sostenerci
I modi per sostenerci sono tanti: ogni tua azione è preziosa e ci permette di fare la differenza.
Header-D-1920x1000-Copertina-si
60° Anniversario
60 anni non si festeggiano, si fanno. Insieme.
Una vista aerea del Centro Nazionale della Lega del Filo d'Oro di Osimo, una nuova grande casa per le persone sordocieche
Progetti in cantiere
Abbiamo tanto da fare per dare un aiuto concreto a chi non vede e non sente.
Paola Rupili, utente adulta del Centro di Osimo, sorride insieme alla fisioterapista che la affianca in una sessione di idroterapia in piscina
Le nostre storie
Nessuno resta indietro, tutti hanno una storia di rinascita da raccontare.
29
May
2023

Vivere nel Centro Nazionale, quando l’ambiente fa la differenza

marconi3 ok

Nicoletta Marconi - Direttore del Settore Adulti - spiega come avverrà il trasferimento delle persone sordocieche che ancora vivono nella struttura di Santo Stefano di Osimo e i benefici di vivere in quella nuova

Il Centro Nazionale è ormai pronto, il taglio del nastro alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella del 30 marzo ha aperto ufficialmente le porte della nuova struttura.

Gli appartamenti, le aule e i laboratori, le palestre e le piscine aspettano solo di essere colorate di vita, quella dei nostri ragazzi. Abbiamo chiesto a Nicoletta Marconi Direttore del Settore Adulti – come avverrà il trasferimento delle persone sordocieche che ancora vivono nella struttura di Santo Stefano di Osimo.

Sarà un passaggio graduale per facilitare i nostri ragazzi: nuovi ambienti e nuovo stile di vita possono generare, nelle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, una certa rigidità di adattamento, comunque superabile grazie ad una dettagliata programmazione e alla presenza di un ambiente facilitante.

Ma siamo consapevoli che è un ambiente di vita creato appositamente sulle necessità di chi non vede e non sente e presenta sempre più spesso anche problemi motori; un ambiente che mette a frutto l’esperienza di 60 anni che la Fondazione ha maturato nei confronti di questa disabilità specifica.

Il più immediato vantaggio del trasferimento al Centro Nazionale sarà la possibilità di conciliare il bisogno di privacy e quello di socialità delle persone sordocieche nostre ospiti. Vivere in un appartamento, ognuno con la propria camera e bagno e con ambiente cucina e salone in comune, consente di trovare un equilibrio a questa esigenza specifica che soprattutto tra le persone adulte è più sentita.

Altro grande vantaggio è quello di avere a disposizione ambienti differenti per le attività specifiche della giornata/settimana, tutto all’interno della Struttura del Centro Nazionale. I laboratori di terapia occupazionale, gli spazi per le attività fisioterapiche, gli ambienti sanitari…tutto come in una piccola città dove anche le persone che non vedono e non sentono (e sempre più spesso anche con difficoltà motorie) possono muoversi in tranquillità, raggiungere i diversi spazi, riconoscerli e vivere felicemente la loro quotidianità”.