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Matteo, piccolo utente del Centro Diagnostico, ride in braccio alla sua educatrice che batte le mani e gioca con lui. L'educatrice indossa camice monouso e mascherina chirurgica
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Sosteniamo le persone sordocieche e con disabilità sensoriale e le loro famiglie.
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Il nostro Centro Nazionale è a Osimo, ma ci sono altre dieci sedi in Italia.
Alberto, un utente della Lega del Filo d'Oro, e un'operatrice ridono di gusto insieme.
Come aiutiamo
Assistiamo, educhiamo, riabilitiamo chi non vede e non sente valorizzandone al massimo le potenzialità.
Andrea e Eleonora, due centralinisti della Lega del Filo d'Oro, sono fotografati mentre lavorano. Eleonora ha la cornetta del telefono appoggiata all'orecchio ed è seduta alla scrivania. Andrea sta lavorando al computer. Entrambi guardano verso la fotocamera.
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Primo piano di Leonardo, bambino con sindrome di Charge, protagonista dello spot per la campagna della donazioni regolari
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60° Anniversario
60 anni non si festeggiano, si fanno. Insieme.
Una vista aerea del Centro Nazionale della Lega del Filo d'Oro di Osimo, una nuova grande casa per le persone sordocieche
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Abbiamo tanto da fare per dare un aiuto concreto a chi non vede e non sente.
Paola Rupili, utente adulta del Centro di Osimo, sorride insieme alla fisioterapista che la affianca in una sessione di idroterapia in piscina
Le nostre storie
Nessuno resta indietro, tutti hanno una storia di rinascita da raccontare.
LegadelFilodOro Storia Adulto Giona
Le nostre storie

Giona, ragazza sordocieca: il coraggio di essere se stessi

Giona non vede e non sente, ma suona il pianoforte e scala le montagne: ogni giorno per lei è una conquista! La sua forza e il suo coraggio scaldano il cuore.

Guarda il video

Scalare una montagna a occhi bendati. Suonare il pianoforte con i tappi alle orecchie.

Azioni all’apparenza impossibili da compiere, ma che Giona, sordocieca, fa abitualmente.

È una vita piena di colpi di scena, la sua, una vita che l’ha forgiata unendo insieme forza e fragilità, un’emozione intensa dopo l’altra.

Si parte già in salita: Giona è ipovedente dalla nascita, ma il suo residuo visivo la porta comunque a riuscire a orientarsi almeno fino a sei anni, fino a quando non perde anche quello. Durante il periodo della scuola primaria, mentre cerca di superare il trauma per aver dovuto rinunciare a quel residuo di luce che la faceva sentire più autonoma e legata al mondo, Giona perde anche l’udito, infine compare il diabete, collegato alla sua sindrome rara.

Immagine senza sfondo di Giona, sorridente mentre sfoglia un libro.
Giona

Qui ho incontrato professionisti che per la prima volta mi hanno portata a credere in me e in tutto il lavoro che avevo fatto.

Giona e la famiglia, che non l’abbandona, capiscono di avere bisogno di ulteriori strumenti per permetterle di affrontare la vita: comunicare con il mondo esterno è fondamentale per tutti ma per lei, così piena di interessi e di iniziative, è vitale.

E nel 2008 giunge a Osimo, nel centro della Lega del Filo d’Oro. L’équipe interdisciplinare del Centro Diagnostico analizza e valuta la sua condizione e organizza un percorso riabilitativo su misura per lei. Le giornate di Giona s’illuminano di tante tecnologie a supporto di una migliore qualità di vita.

Ma il lavoro non è solo legato al poter comunicare e a renderla indipendente come lei vorrebbe: nel tempo in Giona, con il sostegno di tutti, cresce la fiducia per quello che può e vuole fare. Viene incoraggiata a proseguire gli studi, senza nascondere la fatica che questo comporterà. È una nuova sfida, per Giona, che la vede ancora una volta vincitrice.

LegadelFilodOro Storia Adulto Giona+(1)
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Grazie a te potrà continuare il suo viaggio.

Attraverso donazioni ricorrenti, riusciamo a garantire servizi, assistenza e aiuti a un numero sempre maggiore di bambini con sordocecità e disabilità multiple e ai loro genitori nei nostri Centri in tutta Italia.

Da gennaio 2018 fa parte del Comitato delle Persone Sordocieche, un organo consultivo della Lega del Filo d’Oro, presieduto da Francesco Mercurio.

Il comitato è la rappresentazione concreta della visione di Sabina Santilli “Nulla su di noi, senza di noi”: un concetto che è alla base della “Lega”, per la quale tutto ha senso solo se la persona con disabilità è considerata parte attiva della società.

Per Giona il tema della partecipazione della persona sordocieca è fondamentale e s’impegna al massimo per promuoverla.

Giona è stata anche protagonista di un piccolo docu-film, “Il colore dell’erba”, che racconta l’adolescenza di due giovani non vedenti: e questo ancora una volta le ha permesso di capire che il mondo si cambia solo partecipando alla vita della società. E tu, ogni giorno, puoi aiutare Giona nel suo impegno!

Grazie a te potrà continuare il suo viaggio.