È tornata dopo due anni la formazione in presenza per tutti i volontari della Fondazione
Per la “Lega” i volontari sono il cuore, che batte senza fermarsi mai da quasi sessant’anni.
La Lega del Filo d’Oro è nata nel 1964 ad opera di una donna sordocieca, Sabina Santilli e di un gruppo di volontari. Ancora oggi il volontariato offre un contributo importante e rappresenta un’esperienza significativa, anche per affermare il valore della solidarietà e della reciprocità.
I volontari sono mani che nel tempo hanno aiutato, guidato, costruito un futuro diverso per chi era destinato a vivere per sempre nel buio e nel silenzio.
Ma non solo mani: per gli utenti spesso i volontari sono occhi e orecchie.
Hanno un compito speciale: offrire momenti di quotidianità agli utenti della “Lega” ed essere il filo che collega la persona sordocieca e con pluriminorazione psiconsensoriale al mondo esterno.
Il Covid, la guerra e l’emergenza climatica ce lo hanno dimostrato: per il futuro nostro e del pianeta, dobbiamo agire insieme e dobbiamo agire ora. La solidarietà attraverso il volontariato è il tema scelto dall’Onu per la Giornata Internazionale del Volontariato del 5 dicembre.
La Lega del Filo d’Oro ha pensato di celebrarla con una giornata di formazione rivolta ai volontari, che si è svolta – non a caso – sabato 3 dicembre, Giornata Internazionale delle persone con Disabilità. Volontari e volontarie si sono uniti finalmente in presenza, nei Centri e nelle Sedi Territoriali di tutta Italia, per vivere un momento comunitario.
La riflessione ha messo a tema il gioco, proprio per marcare l’uscita dai due anni di pandemia. Sotto il titolo “Giochi senza barriere” la giornata ha previsto momenti di formazione e veri e propri giochi che i referenti dei volontari hanno pianificato su un canovaccio comune.
A sera sono cresciute le competenze individuali, ma anche l’empatia all’interno del gruppo.