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25
May
2022

Il Bosco di Tommy: la natura non può che essere inclusiva

Maria e Federico, due utenti della Lega del Filo d'Oro, fanno conoscenza con l'asinello attraverso il tatto presso la fattoria didattica "il Bosco di Tommy"

Maria e Federico, ragazzi con sordocecità e pluriminorazione psicosensoriale, alla fattoria didattica di Palermo per immergersi nel verde, perdersi nella natura e in mezzo agli animali attraverso il tatto e l’olfatto

La bella stagione ha dato il via ad una serie di uscite all’aria aperta (finalmente!). La fattoria didattica, in particolare, è il luogo ideale dove passare qualche ora con i nostri ragazzi. Tante le attività che si possono fare e tanti i modi per coinvolgere chi non vede e non sente: la conoscenza e il contatto con gli animali (nel Bosco di Tommy abbiamo trovato oche, conigli, asinelli a cui ci siamo avvicinati e che abbiamo accarezzato), i percorsi didattici e sensoriali (ad esempio per imparare a distinguere i vari tipi di piante aromatiche), i laboratori organizzati dai gestori (di arte, musica e teatro), l’assaggio di alimenti prodotti nell’orto e nel frutteto. Tante le attività didattiche pensate e proposte per favorire l’interazione di bambini e ragazzi con l’ambiente circostante.

Lo scorso 29 aprile hanno preso parte all’uscita Maria e Federico, due ragazzi del palermitano. Ad accompagnarli il personale della Lega del Filo d’Oro, tra cui Enza, operatrice territoriale, e i loro genitori.

Queste uscite sono organizzate per piccoli gruppi, da una parte per continuare a rispettare tutte le misure per la prevenzione del contagio, dall’altra perché ciò favorisce la conoscenza tra nuovi utenti (e famiglie) e la Fondazione. In questo modo è la Lega del Filo d’Oro che si sposta e che organizza attività nei luoghi che sono vicini al territorio di appartenenza degli utenti, permettendo così a più persone di partecipare.

L’area ludico-ricreativa ha attirato l’attenzione di Maria e Federico, che hanno voluto trascorrere tanto tempo in quello “spazio giocoso” in mezzo al verde e in tranquillità.

Spesso è proprio il gioco a fungere da facilitatore per instaurare una relazione. La persona con sordocecità apprende e si apre più facilmente se si trova in un posto che le trasmettere serenità, in un angoletto di mondo in cui si sente “accolta”.

Grazie al Bosco di Tommy per averci aspettato a braccia aperte e ai genitori per aver aderito a questa occasione di svago e socializzazione!