LEGA DEL FILO D’ORO: È NECESSARIO GARANTIRE IL PIENO RICONOSCIMENTO DEI DIRITTI DI CHI NON VEDE E NON SENTE
La Fondazione riaccende l’attenzione sulla sordocecità, riconosciuta in Italia come disabilità distinta e pone l’accento sul pieno riconoscimento dei diritti di chi non vede e sente, chiedendo alle Istituzioni che l’importantissimo disegno di legge (il c.d. semplificazioni-bis) approvato a marzo dal Consiglio dei Ministri possa finalmente tradursi in Legge.
Osimo, 3 dicembre 2024 - In occasione della Giornata Internazionale della Disabilità, la Fondazione Lega del Filo d’Oro ETS - Ente Filantropico rinnova il proprio impegno nel promuovere l’inclusione, l’autonomia e il pieno riconoscimento dei diritti delle persone con sordocecità e pluridisabilità psicosensoriale, oltre 360mila in Italia (lo 0,7% della popolazione) [1]. Una fascia non trascurabile di popolazione, spesso invisibile, che rischia di essere confinata nell’isolamento imposto dalla propria disabilità a causa dell’assenza di efficaci processi di analisi dei loro bisogni specifici, delle barriere e delle disuguaglianze che sono costrette ad affrontare.
Nel 2004, il Parlamento Europeo ha riconosciuto per la prima volta la sordocecità come disabilità distinta, invitando gli Stati Membri a garantire supporto adeguato in vari ambiti. In Italia, la Legge 24 giugno 2010, n. 107 "Misure per il riconoscimento dei diritti delle persone sordocieche", ha recepito questa raccomandazione, ma nella pratica si è rivelata di difficile attuazione.
Dopo 14 anni dalla promulgazione di questa Legge, infatti, resta ancora molto da fare per superare le difficoltà applicative e tradurre questo riconoscimento in concreti strumenti di tutela. Sebbene rappresenti un punto di partenza fondamentale, le sue limitazioni continuano a escludere molte persone dal pieno riconoscimento dei propri diritti. Attualmente, infatti, Il riconoscimento della sordocecità rimane legato all'accertamento delle due distinte disabilità, escludendo, di fatto, dalla piena tutela legale le persone che, pur essendo non vedenti, siano diventate sorde dopo il dodicesimo anno di età, oppure nate senza alcuna disabilità sensoriale, siano divenute sordocieche dopo i dodici anni di età.
Per ovviare a tale criticità, il Consiglio dei Ministri ha approvato, lo scorso marzo, il disegno di legge “Semplificazioni-bis”, che segna un’importante svolta: garantire il riconoscimento della sordocecità a tutte le persone che manifestano compromissioni totali o parziali combinate della vista e dell'udito, congenite o acquisite, a prescindere dall'età di insorgenza. Tale misura si inserisce nel più ampio disegno di riforma avviato con la Legge Delega per la Disabilità (Legge 22 dicembre 2021, n. 227), che accompagnerà l’aggiornamento della definizione di sordocecità ad una semplificazione dei criteri e delle modalità di accertamento. Tuttavia, il disegno non si è trasformato in Legge e le persone sordocieche sono ancora in attesa di risposte.
“Questa Giornata ci coglie in un momento speciale, nel sessantesimo anno della nostra Fondazione, e rappresenta l’occasione per ribadire l’importanza del pieno riconoscimento dei diritti delle persone sordocieche. Nonostante l’esistenza di una legge che teoricamente li riconosce, di fatto questo riconoscimento è ancora lontano. - dichiara Francesco Mercurio, Presidente del Comitato delle Persone Sordocieche della Fondazione Lega del Filo d’Oro - Lo scorso marzo abbiamo presentato a Montecitorio un Manifesto, dove chiediamo proprio questo. Era stato anche presentato un Disegno di Legge, ma al momento non abbiamo ancora trovato l’accoglimento, perché il disegno non è divento Legge. Plaudiamo ai progressi compiuti con la legge delega 227/2021 e i suoi decreti attuativi, che introducono un nuovo linguaggio e strumenti di valutazione per cambiare la mentalità sulla disabilità. Tuttavia, per rendere questi strumenti realmente efficaci servono maggiori investimenti. Facciamo quindi appello alle Istituzioni, ai cittadini e ai nostri sostenitori affinché si impegnino insieme a noi.”.
IL MANIFESTO DELLE PERSONE SORDOCIECHE: PER UN FUTURO PIÙ EQUO ED INCLUSIVO
Lo scorso 27 marzo, alla Camera dei Deputati, la Lega del Filo d’Oro ha presentato il Manifesto delle Persone Sordocieche, che chiede di aggiornare la normativa vigente per eliminare ogni barriera al riconoscimento dei diritti di chi non vede e non sente. Il documento evidenzia l’urgenza di politiche inclusive che vadano oltre la sfera sanitaria, includendo istruzione, lavoro e vita sociale.
"È necessario tradurre i principi in azioni concrete – sottolinea Rossano Bartoli, Presidente della Fondazione Lega del Filo d’Oro – La nuova definizione di sordocecità e la semplificazione dei criteri di accertamento sono passi fondamentali per garantire pari opportunità a tutti coloro che vivono questa condizione. La Giornata Internazionale della Disabilità ci ricorda che l’inclusione sociale è una responsabilità collettiva. La sfida del pieno riconoscimento della sordocecità come disabilità specifica non può fermarsi a un miglioramento dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria, ma deve tradursi in politiche inclusive che garantiscano il diritto alla salute, all’istruzione, al lavoro, all’autodeterminazione e all’abbattimento delle barriere che ostacolano l’autonomia delle persone sordocieche. Il rischio, altrimenti, è che i nuovi diritti e le nuove conquiste restino solo sulla carta”.
DA 60 ANNI AL FIANCO DI CHI NON VEDE E NON SENTE
Dal 1964 la Fondazione Lega del Filo d’Oro ETS – Ente Filantropico è punto di riferimento in Italia per le persone sordocieche e con pluridisabilità psicosensoriale, valorizzando le loro potenzialità con progetti educativo-riabilitativi personalizzati, elaborati dall’équipe interdisciplinare del Centro Diagnostico e attuati sui territori. Questo impegno si estende lungo tutta la vita degli utenti e ha portato l’Ente a essere oggi presente in 11 regioni italiane, per rispondere ai loro bisogni là dove essi vivono, progettando nel prossimo futuro la realizzazione di nuove sedi in Sardegna e Calabria, oltre a un nuovo Centro Residenziale nel Lazio. Nel 2023, grazie all'ampliamento dei posti disponibili, gli utenti in lista d’attesa sono passati da 152 a 146 (-4%) e i tempi di attesa si sono ridotti. Nei 5 Centri Residenziali sono state erogate 70.285 giornate di ricovero (+0,5%). Le Sedi Territoriali hanno promosso 237 iniziative sociali e culturali (+35%) e 451 attività laboratoriali (+15%). Sono state organizzate 55 attività per le famiglie e 22 weekend di sollievo. La rete di collaborazioni della Lega del Filo d’Oro sui territori conta 1.094 Enti (+43%), di cui 678 coinvolti in modo stabile e continuativo.
[1] Stima del “Nuovo studio sulla popolazione di persone sordocieche, con disabilità sensoriali e plurime in condizioni di gravità”, realizzato dall’ISTAT, 2023