Attraverso la storia di Edoardo, Francesco, Simone, vogliamo ricordare a tutti che sostenere la Lega del Filo d’Oro significa porre fine ai tanti “no” ricevuti dalle famiglie di fronte a diagnosi che spaventano, per aprirsi finalmente ad “Un mondo di sì”.
“Non può, non riesce”, è la frase ricorrente che molti genitori si sentono dire prima di arrivare alla Lega del Filo d’Oro. Proprio come è successo alla famiglia di Edoardo, un bambino di 7 anni affetto da una sindrome rarissima, oggi nuovo volto dello spot a supporto di “Un mondo di Sì”, la campagna per diventare donatori regolari dell’Ente e garantire un futuro pieno di speranza a tanti bambini, giovani e adulti sordociechi e con gravi disabilità.
Edoardo è nato prematuro e da subito non cerca i genitori con lo sguardo. Poi a quattro mesi arriva la prima crisi epilettica, a cui seguono tanti mesi in ospedale e infine una diagnosi difficile: è affetto dalla mutazione del gene SCN8A, una sindrome rarissima, scoperta da poco, che causa sordocecità e pluriminorazione psicosensoriale. Non vede, non parla, non cammina e ha bisogno di assistenza 24 ore su 24. Dopo lo smarrimento iniziale arriva l'incontro con la Lega del Filo d'Oro e da quel momento, per lui e la sua famiglia, inizia un mondo di possibilità.
La sua storia è un esempio forte dei traguardi quotidiani che questi bambini possono raggiungere, quando c’è qualcuno che crede in loro: “Perché anche di fronte a gravi disabilità ci sono sempre delle potenzialità residue da sviluppare, per trovarle bastano competenze specifiche e tanto impegno: proprio quello che fanno alla Lega del Filo d’Oro”, raccontano mamma Caterina e papà Giovanni nello spot della campagna #unmondodisì. Grazie all’aiuto dell’équipe interdisciplinare della Fondazione, Edoardo si è infatti trasformato: ha iniziato a sorreggere il capo, a giocare e soprattutto a sorridere. “Le crisi epilettiche di cui soffre, purtroppo, arrivano ancora – spiega la mamma - ma adesso abbiamo una speranza, perché alla “Lega” ci hanno dato la forza di credere nel futuro di Edoardo”.
I donatori regolari sostengono il lavoro quotidiano della Lega del Filo d’Oro per trasformare i “no” in tanti sì, il “non può fare” in “lo può fare”, perché per ogni persona sordocieca e pluriminorata psicosensoriale ci sarà sempre una possibilità.
Lo dice la storia di Leonardo, che oggi ha sette anni e mezzo, ha iniziato la scuola primaria, ha tolto il pannolino e ha imparato a comunicare con la Lingua dei segni italiana: vive la sua vita buttandocisi in pieno, senza paure.
Lo raccontano le storie di Edoardo, Francesco e Simone, i volti del nuovo spot, che impareremo a conoscere. Hanno età diverse, perché la Lega del Filo d’Oro prende per mano i bambini e sta loro accanto nelle varie fasi della vita, andando là dove vivono. Tante storie, tutte vere.