"Organizzare la speranza, ricercando insieme possibilità:" ad Assisi l'11ª Assemblea Nazionale delle Famiglie della Lega del Filo d'Oro
Quasi 100 famiglie da tutta Italia per l’11ª Assemblea Nazionale delle famiglie della Lega del Filo d’Oro, che si è tenuta dal 14 al 16 giugno presso l’Hotel Domus Pacis di Santa Maria degli Angeli – Assisi (PG). L’iniziativa rappresenta un importante momento volto a raccogliere le esperienze e le esigenze specifiche dei familiari di chi non vede e non sente, gettare i semi per far nascere progetti concreti e individuare le migliori strategie in grado di rispondere ai bisogni di tante famiglie.
“Organizzare la speranza, ricercando insieme possibilità”: è questo il titolo dell’11ª Assemblea Nazionale delle Famiglie promossa dalla Fondazione Lega del Filo d’Oro ETS, che si è tenuta dal 14 al 16 giugno presso l’Hotel Domus Pacis di Santa Maria degli Angeli - Assisi (PG). Un’importante occasione di incontro e di confronto, per un totale di quasi 400 partecipanti, includendo oltre alle famiglie, personale, volontari e utenti provenienti dalle diverse regioni in cui è presente la Fondazione con i propri Centri e Sedi Territoriali.
Il desiderio di ogni famiglia di organizzare al meglio i propri progetti di vita e quelli dei figli alimenta la capacità creativa di attivare connessioni con professionisti ed organizzazioni, ma soprattutto con altre famiglie da cui possono nascere relazioni intense che generano crescita e cambiamento reciproco: in questo senso, l’Assemblea Nazionale delle Famiglie rappresenta un prezioso appuntamento che ha l’obiettivo di raccogliere le esperienze e le esigenze dei familiari di chi non vede e non sente, così da gettare i semi per far nascere progetti concreti e individuare le migliori strategie in grando di rispondere ai bisogni di chi vive quotidianamente la sordocecità e pluriminorazione psicosensoriale di un figlio o di un congiunto.
IL PROGRAMMA DELL’INIZIATIVA
Tante le tematiche affrontate durante l’11ª Assemblea Nazionale delle Famiglie, a partire dall’incontro che ha aperto la tre giorni a cura dell’Avv. Laura Andrao, esperta nazionale di diritto delle disabilità, che nel pomeriggio di venerdì 14 giugno ha tenuto un seminario sul tema “Progetto individualizzato e scelta del luogo di cura”. Durante l’incontro vi è stato un approfondimento sulla legge n. 328/2000, in particolar modo sull’articolo 14, che sancisce il diritto della persona con disabilità ad avere una progettazione individuale, un grande alleato del diritto alla scelta del luogo di cura.
Nella mattinata di sabato 15 giugno, dopo l’apertura dei lavori a cura del Presidente Rossano Bartoli, vi sono stati l’intervento del Mental Coach Luciano Sabbatini (“Allenarsi a piccoli ma grandi successi”), di Lorenzo Pergolini, Psicologo - Case Manager Centro Diagnostico (Sviluppo della relazione genitore – figlio: separarsi per riunirsi), Chiara Filippini, Tecnico delle Tecnologie Assistive (“Tecnologia assistiva a supporto dell’inclusione”). Nel pomeriggio, il Direttore Generale Roberto Costantini ha aperto la seconda fase dei lavori, a cui è seguito l’intervento dell’Assistente Sociale di Molfetta Ivana Lovino (“Fare rete per creare relazioni intense e persistenti”). Domenica 16 giugno, dopo l’apertura dei lavori a cura del Direttore Tecnico Scientifico Tiziano Gomiero, è intevenuta Patrizia Ceccarani del Comitato Tecnico Scientifico ed Etico (“Costruire alleanze e trasmettere competenze”). In chiusura le relazioni finali di Daniele Orlandini, Presidente del Comitato dei familiari, e di Francesco Mercurio, Presidente del Comitato delle persone sordocieche. A chiudere i lavori il Presidente Bartoli. Nel corso delle giornate si sono alternate agli interventi le testimonianze di numerose famiglie di utenti seguiti dalla Fondazione, che hanno raccontato le loro esperienze di mamme, papà, fratelli e sorelle di persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali.
In parallelo ai lavori dell’Assemblea, all’interno della struttura ospitante sono state organizzate attività ludico-ricreative per i ragazzi con disabilità e i loro fratelli e sorelle, per permettere loro di trascorrere momenti di intrattenimento e favorire una maggiore inclusione.