I numeri sono il suo pane quotidiano. Macina dati economici, patrimoniali, flussi di cassa, performance economiche... Simona Saracchini, alla Lega del Filo d’Oro dal 2001, è responsabile del Controllo di gestione. «Il nostro ufficio somiglia a un piccolo laboratorio», spiega, «raccogliamo con puntualità e precisione i dati quantitativi e qualitativi, li controlliamo e li incrociamo. Il risultato, come per le analisi del sangue, descrive lo stato di salute dell’Associazione». E come sta la Lega del Filo d’Oro? Simona sorride: «Sta bene, ed è una grande soddisfazione constatarlo».
Poi aggiunge: «So che il lavoro del “controller” può sembrare freddo e scollegato dalla mission dell’Associazione. Ma più che dei controllori, siamo un timone per aiutare l’Associazione a navigare sulla rotta giusta, perché solo se la Lega del Filo d’Oro sta bene può continuare a fare il bene». I numeri che l’ufficio di Simona mette in fila concorrono a costruire la visione con cui l’Associazione guarda al futuro, poiché «l’apertura di ogni nuovo Centro o Sede ha alle spalle un lungo lavoro di analisi dei dati. Il nostro “laboratorio” serve a programmare e fare simulazioni, per capire se un sogno può essere sostenuto», afferma.
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Simona sa più di chiunque altro l’importanza delle donazioni: «Non possiamo immaginare che la raccolta fondi rallenti, perché quelle risorse permettono alla “Lega” di svolgere il suo compito», dice. Qui prende forma anche il Bilancio di Sostenibilità: «È la nostra carta d’identità, vogliamo rendicontare ogni attività, senza nascondere nulla. Più lo facciamo e più siamo credibili». Lo stesso mestiere, da un’altra parte, non sarebbe uguale: «Il mio lavoro contribuisce a fare il bene. Sapere questo, mi gratifica».