Ogni estate dal 1964 è stata testimone di incontri speciali, di momenti condivisi e di storie che si intrecciano in un tessuto di emozioni e comprensione reciproca.
I soggiorni estivi
I soggiorni estivi sono nati ancor prima della Lega del Filo d’Oro. Il primo si svolse a Frontignano (MC) nell’estate del 1964, la costituzione ufficiale dell’Associazione è avvenuta il 20 dicembre dello stesso anno. Una settimana (o più) in cui chi non vede e non sente può contare su persone con le quali comunicare e che possono abbracciare proseguendo il cammino oltre il buio e il silenzio. Da allora questo appuntamento non è mai mancato, anzi ha assunto sempre maggiore importanza con il passare degli anni perché rappresenta un’occasione di svago e di divertimento per fare nuove conoscenze e scoprire nuovi stimoli.
Gli obiettivi
I soggiorni estivi non sono una semplice vacanza, ma un’occasione concreta per acquisire autonomia, mettendo alla prova le proprie abilità in situazioni diverse dal quotidiano, in ambienti accoglienti ma nuovi rispetto a quelli in cui si è soliti muoversi. Consentono di ampliare le proprie esperienze e di esprimere le proprie capacità in modo più autonomo e spontaneo. Sono l’affermazione che il bisogno di riposo e di ricreazione è un diritto di tutte le persone. Sono anche un momento di sollievo per le famiglie, sicure che a prendersi cura dei propri figli ci saranno, ogni settimana, tanti volontari formati, pronti ad offrire supporto ma anche a divertirsi insieme agli ospiti, mettendosi in gioco in amicizia.
L’impegno organizzativo
La preparazione dei soggiorni estivi richiede un notevole impegno, sia per l’alto numero di persone coinvolte sia per la complessità degli aspetti organizzativi e logistici di cui si deve tener conto. Durante il soggiorno vengono organizzate escursioni, attività sportive e ricreative per far vivere nuove esperienze e arricchire il bagaglio culturale. Importantissima è inoltre la scelta dell’alloggio che deve avere determinate caratteristiche di accessibilità e risultare adeguato alle necessità di una persona con disabilità.
I volontari
Tutto ciò non sarebbe possibile senza il supporto dei volontari, così preziosi per noi, che, dopo aver frequentato specifici corsi di formazione, sono in grado di prestare sostegno alle persone che vengono loro affidate e vivono con forte coinvolgimento questa esperienza. Per ogni sordocieco c’è almeno un volontario che lo affianca costantemente. Lo guida e lo accompagna negli spostamenti, lo aiuta a comunicare, ad avere accesso alle informazioni utili, lo segue affinché si orienti nel nuovo ambiente, lo coinvolge nelle varie attività che vengono proposte. Sono le mani che guidano, le orecchie che ascoltano e gli occhi che descrivono il mondo.