C’è sempre stata tanta attesa tra un soggiorno e l’altro, ma di solito si doveva resistere al massimo 12 mesi! Il Covid ha cambiato anche questo e ci ha tenuti distanti per molto tempo… ma per fortuna i soggiorni sono tornati, li aspettavamo!
<<Questa lunga attesa rispecchia un po’ il tempo in cui spesso le persone sordocieche e pluriminorate sono “intrappolate” prima di trovare una via di fuga, lontano dal buio e dal silenzio.
I nostri sordociechi – supportati da educatori, psicologi, medici, familiari e volontari - non mollano e spesso fanno di tutto per provare a vedere il lato positivo di ogni situazione (sì, anche in emergenza Covid!). Ed è così che hanno affrontato il momento di stop dai soggiorni, che riescono ad apprezzare ancor di più questo “ritorno”.
I soggiorni estivi rappresentano per le persone sordocieche un’importante occasione per fare nuove esperienze, mettersi alla prova nelle proprie autonomie, socializzare e superare tante barriere. L’obiettivo, come sempre, è quello di offrire agli utenti l’opportunità di trascorrere una piacevole vacanza, di incontrarsi con persone provenienti dall’intero territorio nazionale che vivono una situazione simile, di fare nuove amicizie e naturalmente di divertirsi partecipando alle attività ricreative e di svago proposte>>
[Erika Marra, Coordinatrice delle Attività Istituzionali e di Volontariato]
I soggiorni sono qualcosa di magico, coinvolgente. È quasi come vivere una settimana in un mondo parallelo. Solo chi vive direttamente l’esperienza può capire davvero cosa voglia dire “esserci”.
Sei le settimane di soggiorno complessivamente previste: due a Paestum (Salerno), due a Roseto degli Abruzzi (Teramo) e due, infine, in montagna, ad Asiago (Vicenza), con 12 utenti che ogni settimana hanno potuto vivere e vivranno questa occasione speciale per fare esperienze importanti di crescita e di autonomia. Questi momenti sono anche importanti opportunità di sollievo per le famiglie, sicure che a prendersi cura dei propri figli ci siano, ogni settimana, 15 volontari formati, pronti ad essere sempre accanto a chi non vede e non sente.
Grazie a tutte le persone sordocieche e pluriminorate che hanno aderito, ai volontari, al personale (sul campo e non), ai sostenitori e a tutti coloro che, incuriositi, decideranno di iniziare la formazione per diventare volontari e darci una mano - magari il prossimo anno! - in questo tipo di attività.