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24
March
2025

Volevo essere un attore… e lo sono!

Sul palcoscenico le persone con sordocecità e pluridisabilità psicosensoriale portano i loro sogni ed emozionano il pubblico.

Avviata ormai da diversi anni, l’esperienza di recitazione fa parte del percorso riabilitativo degli ospiti della Lega del Filo d’Oro, investendo tutte le aree di intervento educativo, dall’autonomia personale alla comunicazione, dall’orientamento all’area socio-ricreativa.

La compagnia teatrale "Il Cantiere dei Sogni" è composta da ragazzi e ragazze con sordocecità e pluridisabilità psicosensoriale, operatori, volontari e attori amatoriali.

Grazie alla forza creativa dell’immaginazione, i ragazzi della compagnia riescono a valicare i limiti imposti dalla disabilità: l’attività teatrale rappresenta la possibilità di andare oltre se stessi, oltre il buio e il silenzio, permettendo loro di esprimersi sviluppando le proprie capacità. Sul palcoscenico, infatti, va in scena l’attore, non la sua disabilità e con questo approccio positivo ed inclusivo la compagnia intende mettere sempre al centro la persona, valorizzandola nel suo percorso creativo, che trova espressione nel corpo e quindi nel movimento. Ecco che ogni gesto si trasforma in un potente strumento di comunicazione e autentica espressione, aiutando chi non vede e non sente ad uscire dall’isolamento imposto dalla propria condizione.

La scelta dei temi e delle modalità della rappresentazione non è mai predeterminata, ma nasce da quanto spontaneamente emerge dai partecipanti nel corso degli incontri di laboratorio, che si svolgono negli spazi abitualmente frequentati dagli ospiti, per consentire un adattamento immediato all’ambiente. Gli ideatori del “Il Cantiere dei Sogni”, gli operatori e i volontari che vi collaborano sono fermamente convinti che l’immaginazione umana riesca a superare molti limiti cognitivi, fisici, sensoriali ed emotivi e che il mettere in scena qualcosa, il recitare risvegli negli ospiti che vivono questa “straordinaria avventura” curiosità, voglia di crescere, di imparare cose nuove, di diventare “attori protagonisti” di ruoli diversi da quello abituale di persone disabili: la realtà dà loro ragione.

"Il Condominio Sogni" è uno spettacolo che con la sua semplicità tocca nel profondo il cuore del pubblico. La pièce teatrale, con il contributo di Neri Marcorè e il Maestro Leonardo De Amicis - rispettivamente testimonial e ambassador della Fondazione – rappresenta un viaggio emozionante che attraverso il potere dei sogni abbraccia un forte messaggio di inclusione.

La trama, ambientata in un condominio, fa riferimento ad un tempo passato, in cui persino sognare era diventato difficile, fino a quando il divino Morfeo, accompagnato dai suoi fratelli Fantaso e Fobetore, decide di intervenire rivoluzionando le vite dei protagonisti, aprendo loro le porte dell’immaginazione onirica e della speranza. L’opera è, di fatto, un’allegoria: racconta dell’isolamento vissuto dalle persone sordocieche durante il lockdown e di quella luce di speranza, rappresentata dalla Lega del Filo d’Oro, che a sua volta è nata da un sogno ambizioso, ovvero quello di portare la luce del sogno a chi, vivendo isolato, non aveva il diritto di sognare. L'opera intende diffondere un forte messaggio di speranza sottolineando che “se puoi sognarlo, allora puoi farlo”.

Nelle prossime settimane ci saranno nuove date della particolare tournée che, come già avvenuto a Trani, Osimo ed Arcore, consente di partecipare anche a persone con sordocecità e pluridisabilità seguite dalle Sedi della Lega del Filo d’Oro in tutta Italia.

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