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Matteo, piccolo utente del Centro Diagnostico, ride in braccio alla sua educatrice che batte le mani e gioca con lui. L'educatrice indossa camice monouso e mascherina chirurgica
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Sosteniamo le persone sordocieche e con disabilità sensoriale e le loro famiglie.
Legadelfilodoro Nuovo Centro Nazionale Interni
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Il nostro Centro Nazionale è a Osimo, ma ci sono altre dieci sedi in Italia.
Alberto, un utente della Lega del Filo d'Oro, e un'operatrice ridono di gusto insieme.
Come aiutiamo
Assistiamo, educhiamo, riabilitiamo chi non vede e non sente valorizzandone al massimo le potenzialità.
Andrea e Eleonora, due centralinisti della Lega del Filo d'Oro, sono fotografati mentre lavorano. Eleonora ha la cornetta del telefono appoggiata all'orecchio ed è seduta alla scrivania. Andrea sta lavorando al computer. Entrambi guardano verso la fotocamera.
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Primo piano di Leonardo, bambino con sindrome di Charge, protagonista dello spot per la campagna della donazioni regolari
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60° Anniversario
60 anni non si festeggiano, si fanno. Insieme.
Una vista aerea del Centro Nazionale della Lega del Filo d'Oro di Osimo, una nuova grande casa per le persone sordocieche
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Abbiamo tanto da fare per dare un aiuto concreto a chi non vede e non sente.
Paola Rupili, utente adulta del Centro di Osimo, sorride insieme alla fisioterapista che la affianca in una sessione di idroterapia in piscina
Le nostre storie
Nessuno resta indietro, tutti hanno una storia di rinascita da raccontare.
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Le nostre storie

L’importanza di avere momenti di sollievo per i genitori

«È stato un grande regalo per nostra figlia Sara e anche per noi genitori»: Anna lo dice respirando a pieni polmoni.

Sara ha 29 anni, è seguita dal Servizio Territoriale di Lesmo e ha partecipato al soggiorno a Paestum: «L’abbiamo accompagnata in hotel, dove è stata accolta dal gruppo della Lega del Filo d’Oro e ne abbiamo approfittato per godere del mare cristallino di Palinuro e del Cilento e soprattutto per respirare quella libertà di cui avevamo un profondo bisogno. Eravamo proprio “affamati d’aria”».

La pandemia è stato un momento molto duro per le famiglie che già prima vivevano una condizione difficile e di isolamento. «Nonostante abbiamo ricevuto nuove forme di sostegno e supporto, anche dalla Lega del Filo d’Oro, la fatica è stata enorme: sono mancati i momenti in cui la cura di Sara non era solo di nostra responsabilità. A questa settimana di soggiorno mio marito ed io abbiamo guardato per mesi». Sara ha iniziato a partecipare ai soggiorni estivi nel 2015: «Forse il primo anno eravamo un po’ insicuri. Poi poco alla volta qualsiasi dubbio o incertezza è venuto meno», ricorda mamma Anna. «Quest’anno proprio non c’è stata alcuna esitazione».

La ragazza è accompagnata, oltre che dai volontari della “Lega”, anche da un’assistente personale che la conosce molto bene: «Ci siamo scambiati qualche messaggio, ma eravamo certi non solo che Sara sarebbe stata in buone mani, ma di più, che sarebbe stata proprio bene, cioè insieme a persone capaci di farla sorridere, divertire, farle fare nuove esperienze». Anna è entusiasta: «Ci vorrebbe una settimana come questa non dico ogni mese, ma certamente con una maggior frequenza. Farebbe bene sia ai ragazzi sia alle famiglie».