«È stato un grande regalo per nostra figlia Sara e anche per noi genitori»: Anna lo dice respirando a pieni polmoni.
Sara ha 29 anni, è seguita dal Servizio Territoriale di Lesmo e ha partecipato al soggiorno a Paestum: «L’abbiamo accompagnata in hotel, dove è stata accolta dal gruppo della Lega del Filo d’Oro e ne abbiamo approfittato per godere del mare cristallino di Palinuro e del Cilento e soprattutto per respirare quella libertà di cui avevamo un profondo bisogno. Eravamo proprio “affamati d’aria”».
La pandemia è stato un momento molto duro per le famiglie che già prima vivevano una condizione difficile e di isolamento. «Nonostante abbiamo ricevuto nuove forme di sostegno e supporto, anche dalla Lega del Filo d’Oro, la fatica è stata enorme: sono mancati i momenti in cui la cura di Sara non era solo di nostra responsabilità. A questa settimana di soggiorno mio marito ed io abbiamo guardato per mesi». Sara ha iniziato a partecipare ai soggiorni estivi nel 2015: «Forse il primo anno eravamo un po’ insicuri. Poi poco alla volta qualsiasi dubbio o incertezza è venuto meno», ricorda mamma Anna. «Quest’anno proprio non c’è stata alcuna esitazione».
La ragazza è accompagnata, oltre che dai volontari della “Lega”, anche da un’assistente personale che la conosce molto bene: «Ci siamo scambiati qualche messaggio, ma eravamo certi non solo che Sara sarebbe stata in buone mani, ma di più, che sarebbe stata proprio bene, cioè insieme a persone capaci di farla sorridere, divertire, farle fare nuove esperienze». Anna è entusiasta: «Ci vorrebbe una settimana come questa non dico ogni mese, ma certamente con una maggior frequenza. Farebbe bene sia ai ragazzi sia alle famiglie».