Torna indietro
Matteo, piccolo utente del Centro Diagnostico, ride in braccio alla sua educatrice che batte le mani e gioca con lui. L'educatrice indossa camice monouso e mascherina chirurgica
Chi aiutiamo
Sosteniamo le persone sordocieche e con disabilità sensoriale e le loro famiglie.
Legadelfilodoro Nuovo Centro Nazionale Interni
Dove aiutiamo
Il nostro Centro Nazionale è a Osimo, ma ci sono altre dieci sedi in Italia.
Alberto, un utente della Lega del Filo d'Oro, e un'operatrice ridono di gusto insieme.
Come aiutiamo
Assistiamo, educhiamo, riabilitiamo chi non vede e non sente valorizzandone al massimo le potenzialità.
Andrea e Eleonora, due centralinisti della Lega del Filo d'Oro, sono fotografati mentre lavorano. Eleonora ha la cornetta del telefono appoggiata all'orecchio ed è seduta alla scrivania. Andrea sta lavorando al computer. Entrambi guardano verso la fotocamera.
Parla con noi
Possiamo esserti d’aiuto? Compila il form e invialo!
Edoardo+con+educatrice+x+lp+adotta
Donazioni Regolari
Scegli di adottare un Mondo di Sì per chi non vede e non sente. Con una donazione regolare puoi aiutare Edoardo e tanti bambini come lui.
Primo piano di Leonardo, bambino con sindrome di Charge, protagonista dello spot per la campagna della donazioni regolari
Come sostenerci
I modi per sostenerci sono tanti: ogni tua azione è preziosa e ci permette di fare la differenza.
Header-D-1920x1000-Copertina-si
60° Anniversario
60 anni non si festeggiano, si fanno. Insieme.
Una vista aerea del Centro Nazionale della Lega del Filo d'Oro di Osimo, una nuova grande casa per le persone sordocieche
Progetti in cantiere
Abbiamo tanto da fare per dare un aiuto concreto a chi non vede e non sente.
Paola Rupili, utente adulta del Centro di Osimo, sorride insieme alla fisioterapista che la affianca in una sessione di idroterapia in piscina
Le nostre storie
Nessuno resta indietro, tutti hanno una storia di rinascita da raccontare.
image
Le nostre storie

Vanessa, mamma di Biagio

Alla Lega del Filo d’Oro suo figlio Biagio Luigi ha trovato una seconda casa

C’è una domanda che ancora mi perseguita, cos’è successo davvero al mio bambino? Non saperlo è una spina nel cuore: è lì, fa male e non puoi dimenticartene mai, neanche per un giorno.

È così da quando Luigi è nato, il 27 ottobre 2011. Dopo il parto, abbiamo attraversato l’inferno. Non c’è stato neanche il tempo di gioire: un momento prima ce l’avevo tra le braccia, un attimo dopo era dietro un vetro, in terapia intensiva. E pensare che appena nato era un piccolo gigante, ma dalla prima poppata mi sono accorta che non riusciva a mangiare. «Dobbiamo mettergli il sondino nasogastrico», mi dissero i medici. Ma qualcosa è andato storto e Luigi ha subito danni cerebrali. Per loro non ce l’avrebbe fatta, eppure io non riuscivo a credere di dovergli dire addio. E il cuore di una mamma non sbaglia mai: Luigi è qui con noi, pur con mille difficoltà. Ma lui c’è, ha un futuro davanti.

Donate

Con il tuo aiuto, possiamo fare ancora molto per tante persone con sordocecità.

Grazie a te potranno andare oltre il buio e il silenzio.

Attraverso donazioni ricorrenti, riusciamo a garantire servizi, assistenza e aiuti a un numero sempre maggiore di persone con sordocecità e pluridisabilità psicosensoriale e alle loro famiglie.

E c’è la Lega del Filo d’Oro! Una semplice telefonata, e dopo qualche tempo eccoci tutti insieme, compresa la sorellina, al Centro Diagnostico di Osimo per la prima Diagnosi e Intervento precoce. Luigi aveva 4 anni, era un bambino chiuso in se stesso: non comunicava, rifiutava i contatti fisici, si opponeva alle novità con tutte le sue forze. Durante i primi esami abbiamo ricevuto buone notizie: l’ipovisione e l’ipoacusia sono lievi. Ma nonostante questo, Luigi non era in grado di cogliere gli stimoli esterni, l’ambiente circostante era una minaccia: ecco perché camminava in modo incerto, rigido, proprio aveva paura! E poi Luigi giocava poco per un bambino della sua età, non aveva voglia di fare esperienze: il nuovo è un rischio. Occorreva trovare un varco per raggiungerlo, anche piccolissimo.

Grazie alle bravissime educatrici del Centro Luigi ha avuto una vera e propria trasformazione. Prima faticava a camminare, non mangiava nulla di solido, non comunicava con nessuno. Invece, ha iniziato masticare e a camminare meglio. E poi si relaziona di più con noi, è più partecipe, attivo, quasi un “monello”. Per noi è un’emozione incredibile assistere ai suoi piccoli progressi di ogni giorno e anche lui ride contento quando riesce “a fare da solo”.

Certo la strada è ancora lunga ma Luigi ce la sta mettendo tutta per andare avanti. Oggi Luigi si trova al Centro di Osimo, come fosse in una “scuola a tempo pieno”. Sta imparando tante cose ma l’obiettivo è che possa tornare presto in famiglia ed essere inserito in una scuola della sua Sicilia. Noi non vediamo l’ora e siamo sicuri che finché ci sarà la Lega del Filo d’Oro non ci sentiremo mai soli.

Grazie a te potranno andare oltre il buio e il silenzio.