Fino a pochi anni fa, Federico non riusciva nemmeno a muoversi: rimaneva immobile, accartocciato su sé stesso per le conseguenze di un virus contratto dalla mamma durante la gravidanza che lo avevano reso quasi sordo e affetto da un ritardo motorio. Dopo la sua nascita, il bambino passa 18 lunghi giorni in un’incubatrice.
I medici che lo curano danno a mamma Valeria poche speranze: Federico non potrà sentire, camminare o mangiare da solo, né condurre una vita normale. Questo tragico “verdetto” sembra compiersi e fino a 9 mesi Federico resta immobile nel suo lettino.
Mamma Valeria però non si rassegna e lo inserisce in un centro di riabilitazione ad Ancona, città in cui vivono. Ma la vera svolta arriva quando incontrano la Lega del Filo d’Oro. Dopo due anni di attesa, Federico riesce finalmente a entrare al Centro di Osimo per la prima diagnosi.
Una settimana di valutazione e una diagnosi personalizzata e Federico “è sbocciato” – dice mamma Valeria. “Qui ad Osimo hanno visto tutte le potenzialità che ha mio figlio e hanno iniziato a lavorare su quelle”.
Su consiglio della fisioterapista Federico viene operato a Bologna per estendere i muscoli delle gambe e, con l’aiuto di un girello, Federico inizia a muovere i primi passi.
Il lavoro di squadra degli specialisti della Fondazione incomincia a dare risultati. Con gli esercizi di logopedia il bambino dice le sue prime parole. A scuola le insegnanti di sostegno notano subito grandi progressi sia nell’apprendimento che nelle relazioni con i compagni.
“Il passaggio dalla prima alla terza è stato sorprendente." commenta Sara, la sua insegnante di sostegno "Prima Federico era sempre chiuso e scontroso. Adesso, anche se ha ancora momenti di disagio, è un bambino più socievole e curioso.”
Ogni giorno, con il sostegno degli specialisti della Lega del Filo d’Oro, Federico raggiunge nuovi traguardi di autonomia. E’ un cammino lungo ed è solo all’inizio, ma la sua storia oggi è piena di speranza e anche le barriere più alte non fanno più paura.
“Federico è migliorato da tutti i punti di vista." racconta mamma Valeria "Certo resta ancora molto da fare, però ora sono serena perché so che la Lega del Filo d’Oro è il meglio per mio figlio e che faranno il massimo per lui”
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