In autunno il suo ufficio si trasforma in una “fabbrica di Babbo Natale” che brulica di “elfi” che confezionano pacchetti. «A volte mettiamo anche i cappellini e arrivano i volontari a dare manforte», dice ridendo Francesca. «L’immagine degli elfi mi piace perché fa capire che qui tutti ci mettiamo il cuore. Curiamo ogni dettaglio per dimostrare che con quel regalo solidale si sta partecipando a qualcosa di speciale. Alcune persone sordocieche ci aiutano a confezionare gli oggetti, per loro è una soddisfazione e per chi riceve il dono è un valore aggiunto».
A parlare così è Francesca Silvestri, Responsabile del Servizio Donatori della Lega del Filo d’Oro: un settore che la Fondazione gestisce orgogliosamente al proprio interno dedicandovi diverse risorse «perché per noi è importantissimo instaurare una relazione diretta con ciascun sostenitore».
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Sotto Natale il lavoro si moltiplica, continua Francesca, «ma noi siamo sempre a disposizione dei donatori». Questo ufficio gestice gli invii delle bomboniere, cura l’archivio dei sostenitori, scrive le lettere di ringraziamento e risponde alle richieste più disparate: «C’è chi fa una raccolta fondi per il compleanno e ci chiede di ringraziare tutti i partecipanti e chi ci indica il tipo di carattere da usare nella pergamena della bomboniera. Cerchiamo di realizzare tutti i desideri perché spesso noi siamo il primo contatto con il donatore, ne sentiamo la responibilità».
Francesca alla Lega del Filo d’Oro è approdata otto anni fa, dopo aver iniziato il suo percorso professionale in banca: «È stato un bel salto, ma lavorare qui mi dà enormi soddisfazioni. Tante donazioni significano tanto lavoro, ma sono proprio queste a garantire i servizi offerti a chi non vede e non sente».