L’11 novembre, festa di San Martino, la tradizione molfettese vuole che si mangino le gustose frittelle, il vino novello e le caldarroste.
Quest’anno è partita dagli stessi volontari del Centro di Molfettadella Lega del Filo d’Oro, la proposta di onorare, come è sempre stato in passato, la tradizione.
L’idea ha richiesto un po’ di lavoro: trovare il giusto compromesso tra i regolamenti anti Covid-19 e la voglia di essere in qualche modo presenti. E così Pasquale, Ottavio, Angela e Angela, Margherita, Colette e Flavia, in rappresentanza di tutti i volontari della sede di Molfetta, hanno lavato, pulito e arrostito le caldarroste che sono state poi gustate dai ragazzi a fine pranzo.
Le piccole braci – una per ciascun volontario - sono state allestite a distanza, nella piazzetta antistante l’ingresso del Centro, col profumo e il calore delle caldarroste che saliva dalle finestre fin su negli appartamenti blu, verde e giallo. Alcuni ragazzi hanno avuto la possibilità di affacciarsi e di sentire la voce, il calore e l’amore dei loro amici volontari che non vedono da tempo.
Nessun contatto, nessun rischio: è stato semplicemente un momento simbolico in cui i volontari, ancora una volta, si sono resi preziosi per i nostri ragazzi e vicini ai nostri operatori.