Nel giorno del funerale per la scomparsa di Maurizio Costanzo, uno degli uomini che ha fatto la storia della televisione italiana, ricordiamo con sentimenti di cordoglio e vicinanza l’opera profusa, sin dagli anni ottanta, in favore della Lega del Filo d’Oro
Era il 1985 quando per la prima volta a “Buona Domenica” Maurizio Costanzo ci ha ospitato e poi, dal 1990 in avanti, al “Maurizio Costanzo Show” furono tante le occasioni in cui, a volte anche grazie alle testimonianze di Renzo Arbore e di alcuni genitori di ragazzi sordociechi, ci ha permesso di far conoscere al suo grande pubblico l’attività della Lega del Filo d’Oro in favore di bambini, giovani e adulti sordociechi e pluriminorati psicosensoriali, facendosi altresì promotore di numerose raccolte fondi a sostegno dell’Ente.
Da grande esperto di comunicazione, la condizione di chi non vede e non sente lo aveva colpito in modo particolare e in una sua intervista, pubblicata nel 2013 nel n.2 del Trilli nell’Azzurro (che si può leggere qui), notiziario ufficiale della Fondazione, ricordava i suoi primi incontri con i bambini sordociechi. Tanto che, confessò, ci fu un momento in cui pensò addirittura di diventare volontario. «Rinunciai per palese impossibilità», disse, «ma la tentazione, credetemi, fu molto forte». Così allora il suo personale grazie andava ai tanti che dedicano parte della loro vita ad aiutare chi è più sfortunato.
Tutta la Fondazione lo ricorda con sincera riconoscenza.