In Italia si stima che quasi 190 mila persone vivono non avendo in tutto o in parte la vista e l’udito. La sordocecità è una disabilità a sé stante, unica e specifica, riconosciuta in Italia solo dal 2010.
E sebbene 7 Italiani su 10 sappiano che la sordocecità può presentarsi alla nascita (o può arrivare nel corso della vita) solo 1 Italiano su 3 sa che le persone sordocieche convivono 6 volte su 10 con altre disabilità, come quella cognitiva e motoria.
In questo caso si parla di pluriminorazione psicosensoriale. Queste disabilità comportano serie limitazioni nell’autonomia personale, alla percezione di sé, dell’altro e dell’ambiente circostante, alla capacità di comunicare, all’apprendimento e alle relazioni interpersonali.
Le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, rappresentano una delle categorie maggiormente esposte al rischio di contrarre il “coronavirus”, sono anche persone piùvulnerabili alle ricadute sociali derivanti dalla grave pandemia in corso. Il contatto infatti, è la via principale di comunicazione con il mondo esterno.
La Lega del Filo d’Oro, si impegna per valorizzare le potenzialità e favorire l’autonomia dei suoi utenti. Tutto ciò è possibile grazie alla generosità di molti che, anche se “lontani”, costruiscono ogni giorno #uncontattochevale.