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Cos’è e come funziona un lascito testamentario?

I lasciti testamentari sono importanti gesti di solidarietà che permettono alle proprie volontà e ai propri valori di continuare a essere coltivati e rispettati nel tempo. Per un ente non profit, questi lasciti sono risorse importanti, che non solo consentono di portare avanti la propria mission, ma anche di continuare a sostenere una causa cara a qualcuno che non c’è più. Nel caso della Lega del Filo d’Oro, questo significa continuare ad aiutare adulti e bambini sordociechi in tutta Italia. Vediamo quindi nel dettaglio come funzionano i lasciti testamentari.

 

Cos’è un lascito testamentario

Un lascito testamentario è una donazione scritta all’interno del proprio testamento. Chiunque sia maggiorenne e capace di intendere e di volere può redigere il proprio testamento: è il modo più efficace per assicurarsi che le proprie volontà vengano rispettate e che i valori in cui si crede vengano trasmessi ai posteri. Quando il testatore non c’è più, infatti, gli esecutori testamentari che ha nominato faranno in modo che quanto riportato nel documento venga applicato, il che include anche eventuali lasciti per enti e organizzazioni no profit: è necessario semplicemente indicare in maniera chiara il beneficiario del proprio lascito solidale per fare un gesto di altruismo che farà una grande differenza e durerà nel tempo. A differenza di altri tipi di donazione, infatti, il lascito testamentario ha una maggiore fruibilità e permette di sostenere l’ente scelto nel lungo periodo: il tutto senza che venga applicata alcuna imposta e senza togliere nulla ai cari del testatore, la cui quota legittima viene tutelata dallo Stato.

 

Tipologie di testamento

La procedura legale e le tempistiche della stesura di questo documento dipendono in grande parte dal tipo di testamento che una persona sceglie di redigere. Secondo la legislazione italiana, ci sono infatti tre tipi di testamento ed altrettante modalità per scriverlo:

  1. Malgrado quello che molti pensano, non è necessario rivolgersi a un notaio per la stesura del documento: si può, infatti, scegliere di fare un testamento olografo, ovvero scritto di proprio pugno direttamente dal testatore. Perché venga legalmente riconosciuto, il testamento olografo ha bisogno di riportare la data e il luogo, di essere scritto e firmato a mano e di esprimere chiaramente e inequivocabilmente la volontà del testatore.
  2. Il testamento pubblico è invece redatto da un notaio, secondo le indicazioni del testatore, ed in presenza di due testimoni, i quali sottoscrivono il testamento stesso.
  3. Se si desidera una maggiore riservatezza, si può infine scegliere di scrivere un testamento segreto: in questo caso, il testatore redige o fa redigere a una terza persona il proprio testamento, per poi firmarlo e consegnarlo in busta chiusa al proprio notaio, in presenza di due testimoni.

 

Quali beni includere nei lasciti testamentari?

Per fare in modo che i valori in cui credi continuino a vivere nella Lega del Filo d’Oro, puoi nominare l’organizzazione come erede, destinando l’intero patrimonio o una sua quota, oppure come beneficiario di un legato, ovvero un contributo in denaro o un bene determinato. Infatti, si può poi scegliere di includere vari tipi di beni all’interno del proprio lascito:

  • una somma di denaro;
  • beni mobili come gioielli o opere d’arte;
  • beni immobili come terreni o case;
  • il premio di un’assicurazione sulla vita di cui l’ente risulti beneficiario.

Qualunque siano le modalità scelte per il proprio testamento, decidere di lasciare una parte dei propri beni a un’organizzazione non profit è un gesto altruista che permette di continuare a sostenere a lungo una causa in cui si crede: scopri come i lasciti testamentari possono fare la differenza per realtà come la Lega del Filo d’Oro.

 

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Alessandra Carancini
Ufficio lasciti testamentari
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