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Matteo, piccolo utente del Centro Diagnostico, ride in braccio alla sua educatrice che batte le mani e gioca con lui. L'educatrice indossa camice monouso e mascherina chirurgica
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Sosteniamo le persone sordocieche e con disabilità sensoriale e le loro famiglie.
Legadelfilodoro Nuovo Centro Nazionale Interni
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Il nostro Centro Nazionale è a Osimo, ma ci sono altre dieci sedi in Italia.
Alberto, un utente della Lega del Filo d'Oro, e un'operatrice ridono di gusto insieme.
Come aiutiamo
Assistiamo, educhiamo, riabilitiamo chi non vede e non sente valorizzandone al massimo le potenzialità.
Andrea e Eleonora, due centralinisti della Lega del Filo d'Oro, sono fotografati mentre lavorano. Eleonora ha la cornetta del telefono appoggiata all'orecchio ed è seduta alla scrivania. Andrea sta lavorando al computer. Entrambi guardano verso la fotocamera.
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60° Anniversario
60 anni non si festeggiano, si fanno. Insieme.
Una vista aerea del Centro Nazionale della Lega del Filo d'Oro di Osimo, una nuova grande casa per le persone sordocieche
Progetti in cantiere
Abbiamo tanto da fare per dare un aiuto concreto a chi non vede e non sente.
Paola Rupili, utente adulta del Centro di Osimo, sorride insieme alla fisioterapista che la affianca in una sessione di idroterapia in piscina
Le nostre storie
Nessuno resta indietro, tutti hanno una storia di rinascita da raccontare.
Dettaglio di mani che leggono il testo di un pc grazie a una barra braille

Cosa possiamo fare insieme

La certezza di un futuro degno di essere vissuto per tutti.

La certezza di un futuro degno di essere vissuto per tutti

Per molte persone con pluridisabilità psicosensoriali non si può parlare di futuro senza considerare il “dopo di noi”,
una delle principali preoccupazioni di genitori e famiglie che pensano a cosa sarà dei propri cari quando non ci saranno più.

Pensare al “dopo di noi” significa creare strutture che siano idonee a soddisfare le esigenze della persona con gravi disabilità.

Non pensare solo all’assistenza, ma soprattutto ad un progetto individualizzato che porti a scoprire che cosa farà la persona disabile, con chi lo farà, come e dove vivrà.

Il “Dopo di Noi” è “Durante Noi”

Il familiare che vive con un congiunto in difficoltà ha la principale necessità di essere rassicurato che, anche dopo la propria morte, sia garantita al proprio caro quella continuità di affetti, quelle regole di vita e di assistenza per lui più idonee.

A seguito della entrata in vigore della Legge n.112 del 2016, intitolata “Disposizioni in favore delle persone con disabilità grave prive di sostegno familiare” si sono aperte per le famiglie delle persone disabili vaste possibilità di scelta per il “Dopo”.

La Legge, in particolare, mette a disposizione delle famiglie alcuni strumenti giuridici per consentire loro di pianificare cure, tenore di vita e soddisfacimento dei bisogni quotidiani dei propri cari anche per quando non potranno più occuparsi di loro.
Questi sono i motivi per cui il Legislatore si è preoccupato di mettere a disposizione delle famiglie risorse economiche per mezzo di fondi a cui è possibile accedere in presenza di determinate condizioni.

La residenzialità non è l’unica soluzione possibile

La legge aiuta le persone con disabilità a “mettere su casa” individuando risorse economiche aggiuntive e non sostitutive rispetto alle risorse già esistenti.

Infatti accoglie e conferma l’idea di vita indipendente che non fa riferimento all’indipendenza come assenza di dipendenza e non necessità di sostegni.
Le strutture residenziali rientrano tra le misure previste per garantire la libertà di scelta della persona rispetto a dove e con chi vivere, e, per conseguenza, eventuale complemento di un progetto di vita personalizzato.

Centro Nazionale

Una casa per la vita

Per rispondere all'esigenza del "Dopo di Noi" di tante famiglie