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Matteo, piccolo utente del Centro Diagnostico, ride in braccio alla sua educatrice che batte le mani e gioca con lui. L'educatrice indossa camice monouso e mascherina chirurgica
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Sosteniamo le persone sordocieche e con disabilità sensoriale e le loro famiglie.
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Il nostro Centro Nazionale è a Osimo, ma ci sono altre dieci sedi in Italia.
Alberto, un utente della Lega del Filo d'Oro, e un'operatrice ridono di gusto insieme.
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Assistiamo, educhiamo, riabilitiamo chi non vede e non sente valorizzandone al massimo le potenzialità.
Andrea e Eleonora, due centralinisti della Lega del Filo d'Oro, sono fotografati mentre lavorano. Eleonora ha la cornetta del telefono appoggiata all'orecchio ed è seduta alla scrivania. Andrea sta lavorando al computer. Entrambi guardano verso la fotocamera.
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60° Anniversario
60 anni non si festeggiano, si fanno. Insieme.
Una vista aerea del Centro Nazionale della Lega del Filo d'Oro di Osimo, una nuova grande casa per le persone sordocieche
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Paola Rupili, utente adulta del Centro di Osimo, sorride insieme alla fisioterapista che la affianca in una sessione di idroterapia in piscina
Le nostre storie
Nessuno resta indietro, tutti hanno una storia di rinascita da raccontare.
23
febbraio
2023

Entra nel nostro Ufficio Lasciti

“Il tuo lascito testamentario in favore della Lega del Filo d’Oro permetterà di costruire un futuro oltre il buio e il silenzio per chi non vede e non sente” – Alessandra, Referente dell’Ufficio Lasciti

Il testamento solidale è una scelta che si sta diffondendo sempre di più anche nel nostro Paese, con oltre un italiano su cinque – fra gli over50 – che dichiara di averlo già predisposto.

E’ uno strumento, però, che è spesso accompagnato da convinzioni e tabù per cui si rende necessario un cambiamento culturale attraverso una forte sensibilizzazione anche del Comitato Testamento Solidale di cui l’Ente è tra i promotori.

Proprio con l’obiettivo di rassicurare i probabili testatori e di raccontare cosa significa ed implica un lascito solidale alla Lega del Filo d’Oro Alessandra Carancini, che da dodici anni è Referente dell’Ufficio Lasciti, ha realizzato alcuni video.

«Nei tantissimi dialoghi che facciamo, anche a seguito della nuova campagna di comunicazione con Renzo Arbore, emerge sempre di più la voglia di solidarietà e il desiderio di contribuire a migliorare le condizioni di chi è fragile. Sono tante le persone che chiamano già decise nella loro scelta, per avere informazioni precise su come fare. Non sono mai decisioni “di pancia”, prese all’improvviso, sono tutte scelte molto ragionate.

Una delle frasi che sentiamo più spesso è “voglio sistemare le cose per bene”: le persone desiderano assicurarsi che vada a buon fine il loro desiderio di lasciare una parte dei propri risparmi in solidarietà, magari per dare continuità a quanto fatto durante tutta la vita. C’è anche chi teme che la cifra che intende lasciarci sia troppo piccola: ma ogni contributo ha valore. La gran parte di chi ci contatta sono persone che hanno risparmiato una vita e che desiderano essere utili agli altri anche quando non ci saranno più».