Fondazione Lega del Filo d’Oro: completato il passaggio ad Ente del Terzo Settore
La qualifica di “Ente del Terzo Settore” (ETS) si applicherà a tutte le associazioni e organizzazioni che svolgono attività di interesse generale e che perseguono finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, senza scopo di lucro
La Riforma del Terzo settore, introdotta a partire dal 2017, ha modificato il panorama delle organizzazioni non profit e nasce con il desiderio di portare maggior ordine e chiarezza all’interno del Terzo settore, andando a ridefinire la normativa che caratterizza tutte le organizzazioni che operano nel mondo del non profit.
Tra i vari cambiamenti introdotti c’è la nascita della qualifica di “Ente del Terzo Settore” (ETS), che si applicherà a tutte le associazioni e organizzazioni che svolgono attività di interesse generale e che perseguono finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, senza scopo di lucro.
A questo si aggiunge l’introduzione del Codice del Terzo Settore, un decreto legislativo che raccoglie tutta la normativa riguardo gli enti del Terzo settore e l’istituzione del RUNTS, il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, un elenco comprensivo di tutti gli enti del Terzo settore esistenti all’interno del nostro Paese.
Va sottolineato che i maggiori cambiamenti che la riforma ha determinato riguardano il mondo delle Onlus: la riforma del Terzo settore, infatti, ha eliminato la qualifica di Onlus e ha determinato l’abrogazione della normativa relativa a queste organizzazioni.
Nel rispetto del nuovo codice, la Fondazione Lega del Filo d’Oro Onlus, con il decreto 510 del 7 settembre 2023 dell’Ufficio del Registro Unico Nazionale del Terzo settore della Regione Marche, ha completato il suo passaggio a Ente del Terzo Settore diventando Fondazione Lega del Filo d’Oro – E.T.S. – Ente Filantropico con l’iscrizione nella sezione “Enti filantropici” del Registro unico nazionale del Terzo settore, ai sensi dell’articolo 22 del D. Lgs. del 3 luglio 2017 n. 117 e dell’articolo 17 del Decreto Ministeriale n. 106 del 15/09/2020.
La Fondazione ha cambiato denominazione, ma non la sua missione a supporto delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali e delle loro famiglie, che continua a perseguire con lo stesso impegno e la stessa passione.