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Matteo, piccolo utente del Centro Diagnostico, ride in braccio alla sua educatrice che batte le mani e gioca con lui. L'educatrice indossa camice monouso e mascherina chirurgica
Chi aiutiamo
Sosteniamo le persone sordocieche e con disabilità sensoriale e le loro famiglie.
Legadelfilodoro Nuovo Centro Nazionale Interni
Dove aiutiamo
Il nostro Centro Nazionale è a Osimo, ma ci sono altre dieci sedi in Italia.
Alberto, un utente della Lega del Filo d'Oro, e un'operatrice ridono di gusto insieme.
Come aiutiamo
Assistiamo, educhiamo, riabilitiamo chi non vede e non sente valorizzandone al massimo le potenzialità.
Andrea e Eleonora, due centralinisti della Lega del Filo d'Oro, sono fotografati mentre lavorano. Eleonora ha la cornetta del telefono appoggiata all'orecchio ed è seduta alla scrivania. Andrea sta lavorando al computer. Entrambi guardano verso la fotocamera.
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Edoardo+con+educatrice+x+lp+adotta
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60° Anniversario
60 anni non si festeggiano, si fanno. Insieme.
Una vista aerea del Centro Nazionale della Lega del Filo d'Oro di Osimo, una nuova grande casa per le persone sordocieche
Progetti in cantiere
Abbiamo tanto da fare per dare un aiuto concreto a chi non vede e non sente.
Paola Rupili, utente adulta del Centro di Osimo, sorride insieme alla fisioterapista che la affianca in una sessione di idroterapia in piscina
Le nostre storie
Nessuno resta indietro, tutti hanno una storia di rinascita da raccontare.
24
novembre
2020

Conoscere la realtà delle persone sordocieche: le parole di Laura Mondaini, psicologa Attività Associative e Volontariato

Laura Mondaini seduta alla sua scrivania, sorride guardando la fotocamera.

Le parole di Laura Mondaini, psicologa Attività Associative e Volontariato:

Fare domande “fuori dal comune” serve per conoscere la realtà delle persone sordocieche oltre i modelli e i concetti che si associano solitamente alla disabilità.

Nell’immaginario collettivo la diversità è un ostacolo, un limite, ma le aspirazioni, i desideri e gli interessi delle persone sordocieche sono come quelli di tutti.

Essere nel mondo è il primo obiettivo e per realizzarlo lo straordinario deve diventare ordinario. Come? Ponendo le persone sordocieche in primo piano, attori del proprio destino, costruendo intorno a loro attenzione mirata e supporti concreti per sviluppare opportunità e potenzialità. Questi sono i princìpi che guidano il lavoro del Comitato delle persone sordocieche e i percorsi di vita indipendente, le iniziative socio-ricreative e i soggiorni vacanza: gestire in prima persona esperienze e relazioni sono requisiti essenziali dell’autonomia.

Francesco e Giona hanno disabilità sensoriali ma orizzonti ampi, sanno di essere risorsa anche per gli altri, incoraggiano con forza, si rendono disponibili e si espongono al mondo esterno, assumono responsabilità.

La loro forza è interiore, ma traggono anche dagli altri la spinta e il supporto che serve per andare sempre oltre. Aspirano alla vita come quella di tutti, perché sentirsi parte di un tutto in armonia ci restituisce il senso profondo della Persona

Con il loro sorriso ci richiamano all’impegno del rispetto e della fiducia nell’altro, ci fanno sentire parte di una vera comunità, dove i legami contano e i valori sono autentici perché vissuti in prima persona.