Nelle tre settimane di Trattamento precoce alla Lega del Filo d’Oro, Riccardo ha scoperto che esiste un mondo al di fuori di lui: ha imparato a percepire gli oggetti e a interagire con essi; sorride agli stimoli e, grazie al sostegno delle educatrici, ha imparato ad usare entrambe le mani per afferrare i giochi che preferisce.
La sua storia non è un’eccezione: tantissimi bambini, arrivati alla “Lega” con serie difficoltà sensoriali e psicomotorie, sono riusciti dopo qualche anno a camminare e a comunicare con il mondo esterno, rompendo quell’isolamento dove erano costretti a vivere.
Quando la vista e l’udito mancano, occorre lavorare sodo per prendere dimestichezza con il proprio corpo, per migliorare l’equilibrio e la coordinazione, per individuare i punti di forza e sulla base di questi saper costruire nuove abilità. Per questo motivo la Lega del Filo d’Oro si sta impegnando a completare il nuovo Centro Nazionale, in particolare realizzando degli ambienti dedicati interamente alle attività fisiche e riabilitative. Quattro palestre e due piscine saranno i luoghi in cui bambini e adulti potranno apprendere e sviluppare nuove abilità andando oltre i propri limiti.
Tutto questo oggi è possibile grazie alla vicinanza dei tanti sostenitori, che insieme si sono uniti alla Campagna “Una storia di mani”.
Un grazie speciale va anche a tutti coloro che sono accanto alla nostra Associazione come Renzo Arbore e Neri Marcorè, nostri Testimonial da anni; i direttori d’orchestra Leonardo De Amicis, Pinuccio Pirazzoli e Beppe Vessicchio; i maestri di cucina Filippo La Mantia e Ernst Knam; e i portieri della Serie A Gianluigi Donnarumma, Samir Handanovic, Daniele Padelli, Pepe Reina, Salvatore Sirigu, Stefano Sorrentino, che l'1 novembre scenderanno in campo a sostegno della campagna.
C’è tempo fino al 31 dicembre 2020 per sostenere la Campagna “Una storia di mani” attraverso un sms o chiamata da rete fissa al numero solidale 45514.
Insieme possiamo donare un futuro migliore a chi non vede e non sente, un futuro oltre il buio e il silenzio.