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Matteo, piccolo utente del Centro Diagnostico, ride in braccio alla sua educatrice che batte le mani e gioca con lui. L'educatrice indossa camice monouso e mascherina chirurgica
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Sosteniamo le persone sordocieche e con disabilità sensoriale e le loro famiglie.
Legadelfilodoro Nuovo Centro Nazionale Interni
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Il nostro Centro Nazionale è a Osimo, ma ci sono altre dieci sedi in Italia.
Alberto, un utente della Lega del Filo d'Oro, e un'operatrice ridono di gusto insieme.
Come aiutiamo
Assistiamo, educhiamo, riabilitiamo chi non vede e non sente valorizzandone al massimo le potenzialità.
Andrea e Eleonora, due centralinisti della Lega del Filo d'Oro, sono fotografati mentre lavorano. Eleonora ha la cornetta del telefono appoggiata all'orecchio ed è seduta alla scrivania. Andrea sta lavorando al computer. Entrambi guardano verso la fotocamera.
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60° Anniversario
60 anni non si festeggiano, si fanno. Insieme.
Una vista aerea del Centro Nazionale della Lega del Filo d'Oro di Osimo, una nuova grande casa per le persone sordocieche
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Paola Rupili, utente adulta del Centro di Osimo, sorride insieme alla fisioterapista che la affianca in una sessione di idroterapia in piscina
Le nostre storie
Nessuno resta indietro, tutti hanno una storia di rinascita da raccontare.
Vista aerea del primo lotto del nuovo Centro Nazionale della Lega del Filo d'Oro a Osimo

Attività tecnico scientifica e Ricerca

Ricerca in campo educativo riabilitativo

Il Centro ha l’obbiettivo di adattare soluzioni recependo le esigenze degli utenti e mettendo a punto programmi e metodi

Il Centro di Ricerca, nato nel 1974

Nel 1974 nasce il Centro di Ricerca con sede a Osimo, che ha l’obbiettivo di adattare soluzioni esterne ma anche crearne di nuove, recependo le esigenze degli utenti e mettendo a punto programmi e metodi in grado di sfruttare ogni residuo sensoriale per far sviluppare il più possibile autonomia e autodeterminazione.

Anche se il Centro ha sede a Osimo, tutti i Centri sono coinvolti in ogni fase di sviluppo dei progetti. Nel corso degli ultimi anni ci sono stati molteplici ambiti coinvolti della ricerca che spesso hanno avuto al centro la sperimentazione e l’applicazione di tecnologie commerciali come tablet e smartphone per favorire la comunicazione e lo svolgimento di attività giornaliere, occupazionali o ricreative.

La grande mole di attività di ricerca si traduce, oltre che in beneficio per gli utenti, in un contributo costante da parte dell’Ente al dibattito scientifico riguardo la sperimentazione di tecniche e tecnologie innovative per la riabilitazione di utenti con minorazioni multiple e severe.

I progetti del 2019 e 2020

La “Lega” sotto tanti aspetti ha precorso i tempi e adesso è un punto di riferimento per la comunità scientifica per quanto riguarda la tecnologia assistiva. Il Centro di Ricerca, attraverso un’equipe specializzata, realizza i progetti approvati dal Comitato Tecnico Scientifico ed Etico che rispettano le linee di ricerca in campo psicopedagogico e riabilitativo date dallo stesso Comitato. Nel corso degli anni di attività del Centro di ricerca si è partiti dal lavorare su aspetti basilari, come il controllo sfinterico, per giungere a portare avanti, ogni anno, progetti specifici e personalizzati. Possiamo citare gli ultimi progetti realizzati nel 2020 e 2109.

Progetti del 2020

Nel 2020 si è puntato alla realizzazione di programmi per tablet e smartphone che supportino il tempo libero delle persone con disabilità intellettive e motorie e migliorino l’occupazione funzionale e l’umore, ma anche tecnologie basate sullo smartphone per aiutare le persone con disabilità intellettiva e cecità a gestire la ricerca di informazioni. Le persone con disabilità intellettive e multiple attivano tramite risposte non verbali l'Assistente Google di uno smartphone per accedere alla stimolazione preferita. Ci sono poi progetti relativi alla stimolazione autoregolata rispetto a quella regolata dal personale nelle persone con disabilità gravi/profonde e multiple.

Progetti del 2019

Nel 2019 si è lavorato nel proporre attività ricreative e funzionali realizzate con l’uso di tablet e smartphone per supportare persone adulte con disabilità intellettive lievi/moderate, si è puntato sulla comunicazione con l’uso di uno smartphone combinato a segnali oggettuali o immagini pittoriali dotati di un frequency code label, sulla stimolazione ambientale e sulle attività quotidiane funzionali che attraverso lo smartphone possono essere rese più semplici, grazie al suggerimento delle azioni e istruzioni necessarie. Anche gli spostamenti in autonomia sono supportati dalla tecnologia: il trasporto di oggetti da una postazione all’altra è un esempio di semplice attività adattivo-funzionale che può essere stimolata attraverso le tecnologie assistive commerciali anche nelle persone con disabilità moderate/gravi.

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