Il Centro di Ricerca, nato nel 1974
Nel 1974 nasce il Centro di Ricerca con sede a Osimo, che ha l’obbiettivo di adattare soluzioni esterne ma anche crearne di nuove, recependo le esigenze degli utenti e mettendo a punto programmi e metodi in grado di sfruttare ogni residuo sensoriale per far sviluppare il più possibile autonomia e autodeterminazione.
Anche se il Centro ha sede a Osimo, tutti i Centri sono coinvolti in ogni fase di sviluppo dei progetti. Nel corso degli ultimi anni ci sono stati molteplici ambiti coinvolti della ricerca che spesso hanno avuto al centro la sperimentazione e l’applicazione di tecnologie commerciali come tablet e smartphone per favorire la comunicazione e lo svolgimento di attività giornaliere, occupazionali o ricreative.
La grande mole di attività di ricerca si traduce, oltre che in beneficio per gli utenti, in un contributo costante da parte dell’Ente al dibattito scientifico riguardo la sperimentazione di tecniche e tecnologie innovative per la riabilitazione di utenti con minorazioni multiple e severe.
I progetti del 2019 e 2020
La “Lega” sotto tanti aspetti ha precorso i tempi e adesso è un punto di riferimento per la comunità scientifica per quanto riguarda la tecnologia assistiva. Il Centro di Ricerca, attraverso un’equipe specializzata, realizza i progetti approvati dal Comitato Tecnico Scientifico ed Etico che rispettano le linee di ricerca in campo psicopedagogico e riabilitativo date dallo stesso Comitato. Nel corso degli anni di attività del Centro di ricerca si è partiti dal lavorare su aspetti basilari, come il controllo sfinterico, per giungere a portare avanti, ogni anno, progetti specifici e personalizzati. Possiamo citare gli ultimi progetti realizzati nel 2020 e 2109.
Progetti del 2020
Nel 2020 si è puntato alla realizzazione di programmi per tablet e smartphone che supportino il tempo libero delle persone con disabilità intellettive e motorie e migliorino l’occupazione funzionale e l’umore, ma anche tecnologie basate sullo smartphone per aiutare le persone con disabilità intellettiva e cecità a gestire la ricerca di informazioni. Le persone con disabilità intellettive e multiple attivano tramite risposte non verbali l'Assistente Google di uno smartphone per accedere alla stimolazione preferita. Ci sono poi progetti relativi alla stimolazione autoregolata rispetto a quella regolata dal personale nelle persone con disabilità gravi/profonde e multiple.
Progetti del 2019
Nel 2019 si è lavorato nel proporre attività ricreative e funzionali realizzate con l’uso di tablet e smartphone per supportare persone adulte con disabilità intellettive lievi/moderate, si è puntato sulla comunicazione con l’uso di uno smartphone combinato a segnali oggettuali o immagini pittoriali dotati di un frequency code label, sulla stimolazione ambientale e sulle attività quotidiane funzionali che attraverso lo smartphone possono essere rese più semplici, grazie al suggerimento delle azioni e istruzioni necessarie. Anche gli spostamenti in autonomia sono supportati dalla tecnologia: il trasporto di oggetti da una postazione all’altra è un esempio di semplice attività adattivo-funzionale che può essere stimolata attraverso le tecnologie assistive commerciali anche nelle persone con disabilità moderate/gravi.