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22
ottobre
2024

Lega del Filo d’Oro: da 60 anni al fianco di chi non vede e non sente per promuovere maggiore inclusione, autonomia e il pieno riconoscimento dei diritti

Due mani che segnano in linguaggio Malossi

In occasione della Giornata Europea della Sordocecità, la Lega del Filo d’Oro riaccende l’attenzione su questa disabilità specifica e complessa e pone l’accento sul pieno riconoscimento dei diritti e sull’importanza di fare rete, investire nella ricerca e nella formazione per garantire maggiore inclusività

Le persone con sordocecità e pluridisabilità psicosensoriale, oltre un milione e 400mila[1] in Europa (lo 0,3% della popolazione residente, il 2,5% per gli anziani) e oltre 360mila in Italia (lo 0,7% della popolazione) [2], rappresentano una fascia non trascurabile di popolazione, spesso invisibile, che rischia di essere confinata nell’isolamento imposto dalla propria disabilità a causa dell’assenza di efficaci processi di analisi dei loro bisogni specifici, delle barriere e delle disuguaglianze che sono costrette ad affrontare.

Nel 2004, il Parlamento Europeo ha riconosciuto per la prima volta la sordocecità come disabilità distinta, invitando gli Stati Membri a garantire supporto adeguato in vari ambiti. In Italia, la Legge 107 del 2010 ha recepito questa raccomandazione, ma nella pratica si è rivelata di difficile attuazione.  Il riconoscimento della sordocecità infatti rimane legato all'accertamento delle due distinte disabilità, escludendo, di fatto, dalla piena tutela legale le persone che, pur essendo non vedenti, siano diventate sorde dopo il dodicesimo anno di età, oppure nate senza alcuna disabilità sensoriale, siano divenute sordocieche dopo i dodici anni di età.

Per ovviare a tale criticità, il Consiglio dei Ministri ha recentemente approvato un importantissimo disegno di legge (il c.d. semplificazioni-bis) volto a garantire il riconoscimento della sordocecità a tutte le persone che manifestano compromissioni totali o parziali combinate della vista e dell'udito, congenite o acquisite, a prescindere dall'età di insorgenza. Tale misura si inserisce nel più ampio disegno di riforma avviato con la Legge Delega per la Disabilità (Legge 22 dicembre 2021, n. 227), che accompagnerà l’aggiornamento della definizione di sordocecità ad una semplificazione dei criteri e delle modalità di accertamento.

 

La sfida del pieno riconoscimento della sordocecità come disabilità specifica non può limitarsi a un, pur necessario e atteso, miglioramento dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria, ma deve tradursi in politiche inclusive. La Lega del Filo d’Oro è impegnata da 60 anni nel promuovere una qualità di vita migliore per chi non vede e non sente, il pieno riconoscimento dei loro diritti, l’abbattimento delle barriere che ostacolano la loro autonomia e una loro reale inclusione all’interno della società, ma per farlo abbiamo bisogno del sostegno di tutti, a partire da quello delle Istituzioni.

 

[1]Nuovo studio sulla popolazione di persone sordocieche, con disabilità sensoriali e plurime in condizioni di gravità”, commissionato dalla Fondazione Lega del Filo d’Oro e realizzato dall’ISTAT, 2023.

[2] Ibidem