Torna indietro
Matteo, piccolo utente del Centro Diagnostico, ride in braccio alla sua educatrice che batte le mani e gioca con lui. L'educatrice indossa camice monouso e mascherina chirurgica
Chi aiutiamo
Sosteniamo le persone sordocieche e con disabilità sensoriale e le loro famiglie.
Legadelfilodoro Nuovo Centro Nazionale Interni
Dove aiutiamo
Il nostro Centro Nazionale è a Osimo, ma ci sono altre dieci sedi in Italia.
Alberto, un utente della Lega del Filo d'Oro, e un'operatrice ridono di gusto insieme.
Come aiutiamo
Assistiamo, educhiamo, riabilitiamo chi non vede e non sente valorizzandone al massimo le potenzialità.
Andrea e Eleonora, due centralinisti della Lega del Filo d'Oro, sono fotografati mentre lavorano. Eleonora ha la cornetta del telefono appoggiata all'orecchio ed è seduta alla scrivania. Andrea sta lavorando al computer. Entrambi guardano verso la fotocamera.
Parla con noi
Possiamo esserti d’aiuto? Compila il form e invialo!
Edoardo+con+educatrice+x+lp+adotta
Donazioni Regolari
Scegli di adottare un Mondo di Sì per chi non vede e non sente. Con una donazione regolare puoi aiutare Edoardo e tanti bambini come lui.
Primo piano di Leonardo, bambino con sindrome di Charge, protagonista dello spot per la campagna della donazioni regolari
Come sostenerci
I modi per sostenerci sono tanti: ogni tua azione è preziosa e ci permette di fare la differenza.
Header-D-1920x1000-Copertina-si
60° Anniversario
60 anni non si festeggiano, si fanno. Insieme.
Una vista aerea del Centro Nazionale della Lega del Filo d'Oro di Osimo, una nuova grande casa per le persone sordocieche
Progetti in cantiere
Abbiamo tanto da fare per dare un aiuto concreto a chi non vede e non sente.
Paola Rupili, utente adulta del Centro di Osimo, sorride insieme alla fisioterapista che la affianca in una sessione di idroterapia in piscina
Le nostre storie
Nessuno resta indietro, tutti hanno una storia di rinascita da raccontare.
28
aprile
2022

In acqua, oltre il buio e il silenzio

Paola Rupili, utente adulta del Centro di Osimo, sorride insieme alla fisioterapista che la affianca in una sessione di idroterapia in piscina

La sede di Roma organizza attività nella piscina sensoriale con l’obiettivo di promuovere il benessere della persona con pluriminorazione e grave disabilità.

Ci sono posti in cui ci si sente più leggeri, ci si abbandona nelle braccia di chi ci guida e ci si lascia trasportare dalle sensazioni che certi ambienti e circostanze riescono a suscitare.

La piscina sensoriale è uno di questi “luoghi”. Nel Lazio l'attività (il 9 aprile l'appuntamento più recente) si svolge presso l'Associazione La Tartaruga Onlus, grazie alla collaborazione nata con Angela, mamma di Andrea, ragazzo seguito dalla Sede Territoriale di Roma della Lega del Filo d'Oro.

Obiettivo di tale attività è quello di promuovere il benessere della persona con pluriminorazione e grave disabilità. La “cura” in acqua (idroterapia), infatti, è una grande opportunità per facilitare e amplificare il processo di apprendimento, sia motorio che comportamentale.

Grazie all’esperienza maturata negli anni a stretto contatto con chi non vede e non sente, si è riscontrato che le caratteristiche dell’elemento “acqua” offrono alla persona con disabilità la possibilità di apprendere ciò che non riesce a fare in contesti diversi.

L’acqua tiepida della piscina e il muoversi in assenza di peso permettono a chi ha gravi problemi motori e comportamentali di rilassarsi, di superare timori e paure, di prendere coscienza delle funzionalità di ogni singola parte del corpo. Sfruttando il ricordo di sensazioni positive, ciò che viene appreso in piscina può essere facilmente trasferito nelle attività quotidiane di riabilitazione “tradizionali”, ottenendo sorprendenti risultati. L’acqua avvicina e favorisce i contatti ed è esente da ostacoli. Il livello della piscina è tale da consentire la postura in piedi anche ai bambini, cosa che li rassicura ulteriormente.

Ecco quindi che la piscina sensoriale non è solo un momento prezioso per il benessere della persona con sordocecità ma anche il modo per raggiungere piccoli grandi traguardi, importantissimi per il percorso di crescita di chi non vede e non sente.