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Matteo, piccolo utente del Centro Diagnostico, ride in braccio alla sua educatrice che batte le mani e gioca con lui. L'educatrice indossa camice monouso e mascherina chirurgica
Chi aiutiamo
Sosteniamo le persone sordocieche e con disabilità sensoriale e le loro famiglie.
Legadelfilodoro Nuovo Centro Nazionale Interni
Dove aiutiamo
Il nostro Centro Nazionale è a Osimo, ma ci sono altre dieci sedi in Italia.
Alberto, un utente della Lega del Filo d'Oro, e un'operatrice ridono di gusto insieme.
Come aiutiamo
Assistiamo, educhiamo, riabilitiamo chi non vede e non sente valorizzandone al massimo le potenzialità.
Andrea e Eleonora, due centralinisti della Lega del Filo d'Oro, sono fotografati mentre lavorano. Eleonora ha la cornetta del telefono appoggiata all'orecchio ed è seduta alla scrivania. Andrea sta lavorando al computer. Entrambi guardano verso la fotocamera.
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Edoardo+con+educatrice+x+lp+adotta
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Primo piano di Leonardo, bambino con sindrome di Charge, protagonista dello spot per la campagna della donazioni regolari
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60° Anniversario
60 anni non si festeggiano, si fanno. Insieme.
Una vista aerea del Centro Nazionale della Lega del Filo d'Oro di Osimo, una nuova grande casa per le persone sordocieche
Progetti in cantiere
Abbiamo tanto da fare per dare un aiuto concreto a chi non vede e non sente.
Paola Rupili, utente adulta del Centro di Osimo, sorride insieme alla fisioterapista che la affianca in una sessione di idroterapia in piscina
Le nostre storie
Nessuno resta indietro, tutti hanno una storia di rinascita da raccontare.
Un bambino utente della Lega del Filo d'Oro ride insieme alla Dottoressa Raimondi, mentre sua mamma, di spalle, lo regge. La scena avviene in un ambiente dedicato alla fisioterapia, come si capisce da alcuni strumenti che si intravedono in uno specchio sullo sfondo.
Le nostre storie

Daniela è psicologa e collabora con il Centro Diagnostico fin da quando esso è nato, nel 1993.

"La routine? Non so cosa sia, nemmeno dopo trent’anni"

Psicologa, alla Lega del Filo d’Oro da trent’anni, Daniela Raimondi collabora con il Centro Diagnostico fin da quando esso è nato, nel 1993. «Mi occupo di accogliere le famiglie che dopo il primo contatto con l’assistente sociale chiedono di iniziare il percorso con noi», sintetizza. Il suo – ci tiene a sottolinearlo – è «un lavoro di équipe» con operatori, logopedisti, fisioterapisti, figure sanitarie... «A me spetta il coordinamento, per poter avere tutti un quadro generale e insieme definire gli obiettivi riabilitativi per ciascuna persona» spiega. Tante le figure che entrano in gioco, in un iter ben preciso ma che non si ripete mai identico. «In pratica c’è un tessuto-base su cui però si va a intervenire in modo sempre diverso, perché ogni utente è differente», continua.

Anche dopo trent’anni quindi «qui è impossibile annoiarsi: ogni persona è unica e di conseguenza lo è anche il nostro andare a identificare i punti di forza di ciascuno. Questo è un lavoro a cui non ci si abitua mai». Trascorso il periodo della valutazione o del trattamento residenziale a Osimo, quando l’utente torna a casa, Daniela continua ad essere un punto di riferimento. «Fra i miei compiti c’è anche quello di essere di supporto alla famiglia. I genitori ad esempio possono chiedermi spiegazioni pratiche sui comportamenti da tenere» spiega.

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Arrivata alla Lega del Filo d’Oro «quasi per caso», Daniela ci ha speso metà della vita. Non ha mai voluto cambiare perché «qui ho tanti stimoli e ogni settimana, quando arrivano le persone nuove, il confronto tra colleghi porta a uno scambio di conoscenze che fa crescere continuamente, perché la sfida ogni volta diversa è creare attorno a ciascuno un percorso su misura».

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