Nel 2018 le attivita’ dell’Associazione hanno generato valore sociale per oltre 38 milioni di euro
Sono stati presentati ieri, 12 febbraio, in una conferenza stampa che si è tenuta presso il Dipartimento di Economia, Management e Metodi Quantitativi dell’Università degli Studi di Milano, i risultati emersi dalla seconda e più estesa analisi dello Sroi (Social Return on Investment) “La valutazione economica degli impatti sociali della Lega del Filo d’Oro: l’estensione dei confini dell’analisi SROI”, realizzata da Clodia Vurro, Professore di Economia e Gestione delle Imprese e Stefano Romito Assegnista di Ricerca dell’Università di Milano.
Dopo l’introduzione di Mario Benassi, Professore Ordinario di Economia e Gestione delle imprese Dipartimento di Economia, Management e Metodi Quantitativi UniMi, sono intervenuti Rossano Bartoli, Presidente della Lega del Filo d’Oro e Clodia Vurro, responsabile della ricerca. In chiusura il contributo di Elio Borgonovi Professore Ordinario di Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche, Università Bocconi, autore della prefazione della pubblicazione il cui coordinamento e progetto grafico e impaginazione sono stati curati da VITA S.p.A.
Dopo il primo progetto pilota, condotto nel 2017 sul territorio marchigiano e presentato nell’aprile 2018, la Lega del Filo d’Oro ha esteso il perimetro della valutazione economica dei ritorni sociali, integrando il monitoraggio e la raccolta dati sulle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, l’aggiornamento dei dati relativi alle attività diagnostiche, riabilitative ed educative erogate dal Centro Nazionale e la rilevazione su due ulteriori sedi – i Centri Socio Sanitari Residenziali di Lesmo e Molfetta – includendovi i relativi Servizi Territoriali per il triennio 2016-2018. Quello che è emerso è che per ogni euro investito, 1.20 torna alla società e il valore sociale creato nei territori di Osimo (AN), Lesmo (MB) e Molfetta (BA) è pari a oltre 38 milioni di euro annui (passando da un totale di €36.822.003,67 nel 2016, a €38.077.096,87 nel 2018).
La partecipazione attiva delle famiglie è un tratto caratterizzante dell’approccio della Lega del Filo d’Oro: una disabilità plurima e complessa ha effetti sull’intero nucleo familiare, che ha necessità di un supporto per acquisire fiducia nelle proprie competenze genitoriali, nella gestione quotidiana della disabilità, per la riduzione dell’isolamento sociale. Il valore sociale creato per utenti e famiglie è di circa 11,7 milioni di euro.
Dall’indagine emerge anche che gli utenti e le famiglie, pur essendo il fulcro dell’intervento della Lega del Filo d’Oro, non sono gli unici beneficiari della sua attività. L’analisi, infatti, mostra come il territorio in cui l’Ente opera,tragga beneficio dell’esistenza dell’Associazione sia in termini di indotto generato, che di investimenti diretti nell’economia locale. A questo vanno aggiunte le persone che, in quanto parte attiva dell’erogazione dei servizi, ne rappresentano fattore imprescindibile di efficacia e, a loro volta, dall’Ente ottengono un’importante fonte di crescita professionale, consentendo l’acquisizione di competenze che difficilmente si potrebbero sviluppare altrove.
Nel complesso, l’intervento della Lega del Filo d’Oro fa risparmiare alla collettività 9,3 milioni di euro annui grazie all’effetto di una migliore capacità di allocazione delle risorse per la cura e la riabilitazione dell’utente o il costo evitato della qualificazione professionale per i dipendenti.
La pubblicazione “La valutazione economica degli impatti sociali della Lega del Filo d’Oro: l’estensione dei confini dell’analisi SROI” può essere richiesta scrivendo alla segreteria di presidenza della Lega del Filo d’Oro, all’indirizzo email: [email protected]