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Matteo, piccolo utente del Centro Diagnostico, ride in braccio alla sua educatrice che batte le mani e gioca con lui. L'educatrice indossa camice monouso e mascherina chirurgica
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Sosteniamo le persone sordocieche e con disabilità sensoriale e le loro famiglie.
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Il nostro Centro Nazionale è a Osimo, ma ci sono altre dieci sedi in Italia.
Alberto, un utente della Lega del Filo d'Oro, e un'operatrice ridono di gusto insieme.
Come aiutiamo
Assistiamo, educhiamo, riabilitiamo chi non vede e non sente valorizzandone al massimo le potenzialità.
Andrea e Eleonora, due centralinisti della Lega del Filo d'Oro, sono fotografati mentre lavorano. Eleonora ha la cornetta del telefono appoggiata all'orecchio ed è seduta alla scrivania. Andrea sta lavorando al computer. Entrambi guardano verso la fotocamera.
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60 anni non si festeggiano, si fanno. Insieme.
Una vista aerea del Centro Nazionale della Lega del Filo d'Oro di Osimo, una nuova grande casa per le persone sordocieche
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Paola Rupili, utente adulta del Centro di Osimo, sorride insieme alla fisioterapista che la affianca in una sessione di idroterapia in piscina
Le nostre storie
Nessuno resta indietro, tutti hanno una storia di rinascita da raccontare.
20
luglio
2020

Coronavirus: la ripartenza

La Lega del Filo d’Oro non ha potuto sottrarsi alle difficoltà che Covid-19 ha portato con sé, ma non si è arresa.

Nel rispetto delle disposizioni governative, la Lega del Filo d’Oro è stata al fianco delle persone sordocieche, pluriminorate psicosensoriali e delle loro famiglie e sta profondendo il massimo impegno per tornare alla “normalità” nel più breve tempo possibile.

A partire dai primi giorni di marzo abbiamo dovuto interrompere forzatamente alcune attività ma ora, superata la fase 1 dell’emergenza, era importante tornare operativi, continuare nell’opera di realizzazione del nuovo Centro Nazionale ed essere vicini alle famiglie che in questo periodo hanno subìto un cambiamento significativo della loro quotidianità. Dopo due mesi di inattività è potuto ripartire il cantiere (fermo dal 25 marzo) per la costruzione del secondo lotto del nuovo Centro Nazionale. I lavori erano stati sospesi in osservanza delle disposizioni governative legate all’emergenza Coronavirus e la riapertura è avvenuta secondo tutte le misure di sicurezza. Completare questo importante progetto significa dare maggiori possibilità di diagnosi e riabilitazione abbattendo le liste di attesa per tante persone provenienti da tutta Italia.

Ad oggi, le limitazioni non sono del tutto superate ma con fiducia si guarda al futuro: dopo un periodo di sospensione di circa 3 mesi, sono ripartite, seppur parzialmente, le attività dei servizi diurni: il 15 giugno nel centro di Termini Imerese e il 2 luglio ad Osimo e a MolfettaIn tutti i Centri, adottando le misure previste dalle disposizioni nazionali e regionali, sono riprese con gradualità le visite dei familiari agli utenti residenziali. Sono inoltre ripartitealcune attività in presenza dei Servizi Territoriali.

Durante l’emergenza Covid-19 chi non vede e non sente ha dovuto privarsi anche del contatto. È e sarà difficile ripartire, ma insieme ce la faremo.