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Matteo, piccolo utente del Centro Diagnostico, ride in braccio alla sua educatrice che batte le mani e gioca con lui. L'educatrice indossa camice monouso e mascherina chirurgica
Chi aiutiamo
Sosteniamo le persone sordocieche e con disabilità sensoriale e le loro famiglie.
Legadelfilodoro Nuovo Centro Nazionale Interni
Dove aiutiamo
Il nostro Centro Nazionale è a Osimo, ma ci sono altre dieci sedi in Italia.
Alberto, un utente della Lega del Filo d'Oro, e un'operatrice ridono di gusto insieme.
Come aiutiamo
Assistiamo, educhiamo, riabilitiamo chi non vede e non sente valorizzandone al massimo le potenzialità.
Andrea e Eleonora, due centralinisti della Lega del Filo d'Oro, sono fotografati mentre lavorano. Eleonora ha la cornetta del telefono appoggiata all'orecchio ed è seduta alla scrivania. Andrea sta lavorando al computer. Entrambi guardano verso la fotocamera.
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Edoardo+con+educatrice+x+lp+adotta
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Primo piano di Leonardo, bambino con sindrome di Charge, protagonista dello spot per la campagna della donazioni regolari
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60° Anniversario
60 anni non si festeggiano, si fanno. Insieme.
Una vista aerea del Centro Nazionale della Lega del Filo d'Oro di Osimo, una nuova grande casa per le persone sordocieche
Progetti in cantiere
Abbiamo tanto da fare per dare un aiuto concreto a chi non vede e non sente.
Paola Rupili, utente adulta del Centro di Osimo, sorride insieme alla fisioterapista che la affianca in una sessione di idroterapia in piscina
Le nostre storie
Nessuno resta indietro, tutti hanno una storia di rinascita da raccontare.
20
luglio
2020

Dalle gite virtuali alla dimensione reale

ragazza sordocieca con volontario comunicano in LIS tattile

I Servizi Territoriali sono ripartiti e alle attività virtuali “imposte” dall’emergenza Covid, si cominciano ad affiancare quelle in compresenza.

Come la prima uscita, il 13 luglio, a cui hanno partecipato alcuni utenti seguiti dalla Sede Territoriale di Napoli accompagnati dagli operatori dell’Associazione. 

Destinazione Monteverde, un piccolo borgo irpino, dove il gruppo ha potuto visitare in sicurezza il castello e il suo museo dedicato alla donna e al grano e completamente accessibile al senso del tatto. Finalmente un’esperienza che si è potuta toccare con mano e che ha riportato alla dimensione di inclusione sociale che più è mancata. 

Ci auguriamo che questa uscita sia seguita da tante altre!