Le abilità sociali rivestono un ruolo molto importante per superare forme di chiusura ed isolamento lungo tutto l’arco della vita
Sono fondamentali per mantenere relazioni affettive significative con familiari, caregiver, educatori, è uno degli obiettivi prioritari dell’intervento educativo e si sviluppa con relazioni costanti nell’arco della crescita attraverso rapporti e relazioni con gli altri.
A partire dall’età evolutiva, in cui vengono proposte esperienze di inserimento scolastico, si prosegue, laddove possibile, all’inserimento lavorativo, alla partecipazione ad attività ludiche, momenti di socializzazione e di svago, che caratterizzano il contesto sociale di appartenenza.L’intervento educativo-riabilitativo è inoltre orientato a valorizzare e potenziare le specifiche abilità, relative anche all’inclusione sociale e, quando richiesto, nella formazione ed educazione religiosa.
Inoltre, al Centro di Riabilitazione lo sviluppo delle abilità socio-relazionali avviene attraverso progetti che prevedono percorsi curriculari di apprendimento di abilità integranti, in ambienti esterni funzionali (es. uscite al bar, ai centri commerciali, ecc.), oltre alla gestione delle proprie emozioni e dell’autocontrollo, nonché allo sviluppo del concetto di sé e dell’autostima.
Il laboratorio di teatro è invece volta a favorire l’espressione corporea, le relazioni, il linguaggio espressivo e l’integrazione sociale.
Il tempo libero e lo svago costituiscono aspetti che qualificano la qualità di vita delle persone con sordocecità, per questo motivo vengono costantemente promosse attività ricreative sia all’interno dei nostri Centri, come ad esempio le attività assistite con gli animali, il racconto di storie, l’ascolto della musica, sia in ambienti esterni, come le gite finalizzate alla conoscenza di nuovi ambienti, animali, odori e sapori diversi e altre iniziative che hanno la funzione di inserire la persona con sordocecità e pluridisabilità psicosensoriali in una rete di relazioni sociali significative, che modellano atteggiamenti e comportamenti adeguati.
Lavorare sulle emozioni per capire come la persona reagisce nei confronti del suo vissuto emotivo, è importante per comprendere quanto alcune sue mancate risposte dipendono, ad esempio dallo stress, dall’ansia e non da un disturbo cognitivo.
Qualche volta la persona può manifestare stereotipie, aggressività ed autolesionismo, per cui il piano di trattamento prevede anche lo sviluppo di relazioni positive di fiducia ed affetto con il proprio caregiver, l’ampliamento del repertorio di richieste comunicative secondo i sistemi utilizzati dalla persona, l’insegnamento di azioni nuove, alternative al comportamento stereotipato.